Re: Particelle, distribuzioni e cambi di variabili

From: Aleph <no_spam_at_no_spam.it>
Date: Thu, 11 Dec 2008 15:52:43 +0100

popinga ha scritto:

> Il 10 Dic 2008, 10:26, Aleph ha scritto:

...
> > Intanto, per M1 non troppo diversa da M2 una buona espressione
> > approssimata, che vale per tutti gli intervalli di energia/impulso � la
> > seguente:
> >
> > h(p) = f1(p)/f2(p) circa = r[E*]*[E2(p)/E1(p)] =
> > = r[E*]*[sqrt(p^2 + M2^2)/sqrt(p^2 + M1^2)]
> >
> > dove con E* si � indicato il valore di enrgia intermedio tra E1 ed E2;

...
> Le soluzioni per questi due casi definiscono una banda piuttosto stretta
> (tanto pi� stretta quanto pi� M1 e M2 sono simili, ma anche avere un r(E)
> "piatto" aiuta). Per� al momento non so dire so se questo � sufficiente per
> affermare che la "verit�" h(p) sta sempre "nel mezzo", cio� mettendosi tra
> E1 ed E2.

No, questo in generale non � vero, ma se M1 ed M2, e di conseguenza
(soprattutto per p elevati) E1 ed E2 differiscono di poco, dovresti
ottenere un risultato che non si discosta di molto dalla h(p) vera.

> Il buon senso mi suggerisce questo, ma non escluderei che sia
> possibile trovare, per un dato r(E), particolari g1 e g2 la cui trasformata
> h(p) sia "al di fuori" di questa banda. Qualcuno ha qualche idea?

E' facilissimo trovare controesempi del genere, pensa per esempio al
seguente:

g1(E) = k (costante positiva) per E1 <= E <= E2

g2(E) = (E2-E) + k

in questo caso g1(E1)/g2(E2) = 1

mentre per ogni E compreso tra E1 ed E2 (tranne E2, che comunque �
l'estremo superiore dell'intervallo di energie considerato)

r(E) = g1(E)/g2(E) < 1
 
quindi r(E*) < g1(E1)/g2(E2) con E* valore intermedio tra E1 ed E2.

> Altra osservazione. Per l'espressione effettiva di E*, usare un valore
> intermedio tra E1 ed E2 equivale ad usare l'espressione
> E* =sqrt(p^2 + M*^2)
> dove M* � un parametro intermedio tra M1 o M2.

Ma le masse M1 ed M2 non sono fissate a priori?

> La prima possibilit� che mi viene in mente � la media aritmetica.
> Un'altra possibilit� � usare M come media *pesata* tra M1 o M2. In generale
> i pesi potrebbero variare con p. Ma quali pesi attribuire?

Non so se ho capito quanto chiedi, ma se partiamo dall'ipotesi che M1 e M2
siano parametri da fissare all'inizio di ogni simulazione (con p
variabile) allora ogni scelta di p determiner� una coppia ben definita di
energie E1, E2.

Dopodich� potresti definire

E* =(E1+E2)/2

e, se t'interessa ricavare M* invertendo la relazione relativistica per
l'energia

M* = E*2 - p^2

ma non capisco che te ne fai di M*?

> L'unica
> informazione a disposizione � il valore assunto da r(E) stesso in un dato
> intervallo: il rapporto mi dice quale delle due specie contribuisce
> maggiormente. Ma questa � un'idea intuitiva che non riesco a giustificare...

Il rapporto r(E) indica, per ogni valore di E, quale specie contribuisce
di pi� come numero di particelle (e all'energia complessiva) a quella
energia.

> Inoltre non � banale costruire pesi partendo da r(E) (occorrerebbe costruire
> una trasformazione che mappa il dominio di r(E) (cio� l'intervallo [0,+inf])
> nell'intervallo [0,1]).

Non credo che si possa, con i dati a disposizione, ricavare un modo
ottimale per calcolare la E* ottimale, tale da approssimare al meglio la
h(p) vera, a meno dell'aggiunta di ulteriori ragionevoli ipotesi.

...
> Per� vediamo che ci sono considerazioni fisiche che portano
> all'impossibilit� di una soluzione esatta per h(p), quindi penso che nessuna
> strada sia praticabile fino in fondo...

Temo di no, anche perch� � impossibile supplire con il formalismo alla
mancanza d'informazione.

Saluti,
Aleph

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Received on Thu Dec 11 2008 - 15:52:43 CET

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