Michele Andreoli ha scritto:
> Beh, forse avrei dovuto dire meglio e parlare o di "luce" non
> polarizzata, od un solo fotone, ma in uno stato di sovrapposizione |x>
> e |y>, che attraversa un polarizzatore che fa passare solo |y>.
> Invertendo il processo, la parte |x> non verrebbe riacquisita dal
> fotone.
Ti rispondo nel nuovo thread creato da Tommaso Russo.
Decidi, perche' sono due cose diverse...
Luce non polarizzata e' un concetto statistico: in termini di fotoni
corrisponde a un insieme in cui sono presenti con uguale abbondanza
fotoni in due stati polar. ortogonali (nel senso della m.q.):
orizzontale e verticale, oppure destra e sinistra, ecc.
L'altro caso e' piu' semplice, ed e' chiaro che se pensi a un
polarizzatore, l'interazione fotone/polarizzatore e' irreversibile.
Infatti nel tuo esempio parte dei fotoni spariscono addirittura.
> Questa la so, questa la so ... la differenza la fa lo spazio delle
> fasi, che non e' lo stesso nei due processi.
Giusto.
> In emissione c'e' un contributo in piu', proporzionale alla radiazione
> che e' gia' presente: la cosiddetta radiazione indotta, oltre quella
> spontanea.
No, questo che c'entra?
Io sto confrontando assorbimento ed emissione spontanea.
Tommaso Russo ha scritto:
> Il fatto e' che con questa "domandina" buttata li', come se fosse
> l'ultima domanda quasi trabocchetto, ad uno studente bravino ma non
> troppo, per decidere fra un 27 e un 28, Elio Fabri scoperchia un
> pentolone ribollente di dubbi.
Eh eh...
> ...
> Comunque, anche se consideriamo assorbimenti ed emissioni di qualsiasi
> tipo, penso che intendessi comunque un insieme di atomi in grado di
> emettere radiazione EM ma non in equilibrio termico con la radiazione
> stessa. Correggimi se sbaglio.
Non sbagli. E proprio per questo posso anche parlare di atomi: se pensi
a una trasizione nel visibile, in condizioni ordinarie sarai molto
lontano dall'equlibrio.
> Se ho interpretato correttamente, la risposta alla tua domanda
> potrebbe essere: per un atomo (nucleo) eccitato, l'eccesso di massa e'
> li', pronto ad essere convertito in energia EM irradiata lasciando
> l'atomo in uno stato meno eccitato; mentre per un atomo nello stato
> meno energetico, la possibilita' di venir eccitato da un fotone
> incidente dipende dal fatto, raro nelle ipotesi fatte, che un fotone
> di energia adeguata si trovi a passare per caso proprio di la', a
> interagirvi...
Si', piu' o meno e' questo.
In effetti questo giochetto oggigiorno con atomi e fotoni visibili e'
diventato facile, grazie ai laser, e su questo si basa ad es. la
tecnica del raffreddamento dell'intrappolamento di atomi, da cui
fontane atomiche ecc.
Il punto essenzale e' che ti ci vogliono fotoni dell'energia _giusta_,
e per es. il raffreddamento si basa porprio sul fatto che gli atomi del
gas hanno agitazione termica, e se accordi bene il laser solo gli atomi
che vanno contro ai fotoni possono assorbirli, venendo frenati.
Pero' anche in questo caso parti da un gas conuna distribuzione di
velocita', quindi di nuovo situazione statistica.
> ...
> Ma, ecco il punto, per "un osservatore che osservasse il processo
> temporalmente invertito", la densita' di fotoni gamma sarebbe la
> stessa (vero?), e la probabilita' di un'interazione di "assorbimento"
> (cioe' di emissione a tempo non invertito) dovrebbe essere egualmente
> bassa, mentre la probabilita' di decadimento gamma spontaneo dovrebbe
> invece essere egualmente alta (proprio per l'invarianza T).
Da qui in poi ho perso il filo del tuo ragionamento.
--
Elio Fabri
Received on Sun Dec 14 2008 - 20:59:39 CET