Re: Causa, effetto, orologi e tazzine.

From: Enrico SMARGIASSI <smargiassi_at_ts.infn.it>
Date: Tue, 25 Nov 2008 16:16:58 +0100

Michele Andreoli wrote:

> Ma il termine "covariante" non riguarda solo la relativita', no?

Ah, certo, ma poi avevi proseguito con le definizioni di Tolman ecc. e
pensavo che ti riferissi alla relativita'.

> In sostanza, tu assumi che le grandezze termodinamiche abbiano senso
> soltanto per i corpi in quiete e che quindi siano degli scalari?

Diciamo che per ora mi e' sufficiente come ipotesi.

> E scommetto che � prevista la trasformazione relativistica delle frequenze

Nessun bisogno, vedi sopra. In ogni caso i valori delle frequenze
importano poco, mi basta vedere che la radiazione abbia una
distribuzione planckiana.

> Ma non mi piace questa teoria in cui alcune scatole si fermano, altre no.

Non e' una teoria, e' un controesempio.

> Non capisco bene cosa vuoi dire con "esprimibile anche non localmente".

Voglio dire che puo' riguardare punti dello spazio distinti, e
senz'altro istanti di tempo distinti.

> In sostanza, quello che e' la norma, ad esempio, nella formulazione
> hamiltoniana della Meccanica Classica (dove posso mescolare velocita' e
> posizione (q,p) come mi pare

No che non puoi. Le trasformazioni canoniche sono soggette a vincoli
precisi. Per esempio la trasf. p->Q, q->-P e' ammessa, quella p->Q, q->P
non lo e'.

> Termodinamica, che da quella Meccanica deriva.

Sicuro? Guarda che questo e' un problema aperto e sottile.

> E questo perche' cambiando t in -t mi cambia la freccia del tempo?

Nooooooooooo! Perche *non esisterebbe piu'* la freccia del tempo. E'
molto diverso.
Received on Tue Nov 25 2008 - 16:16:58 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:05 CET