Re: Aberrazione stellare e light speed

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Fri, 6 Apr 2018 18:01:19 +0200

"Elio Fabri" ha scritto nel messaggio
news:fieaqaF1dntU1_at_mid.individual.net...

> Ci stavo pensando, quando ho letto quello che dice Bruno:

>> Si pone la domanda:

>> in base a cosa la misura di alpha permetterebbe la misura della velocita'
>> one-way della luce, o, in altri termini, in base a cosa la misura di
>> alpha imporrebbe una certa sincronizzazione degli orologi fissi in P1, P2
>> e P3?

> Questo lo giudico un punto di partenza, ma largamente incompleto, e anche
> difettoso.
[...]
> Il difetto è secondo me profondo.
> Bruno parla di S che si muove "a una data velocità".
> E questa come la conosci?
> Non nel senso che la si possa misurare in pratica; ma come la definisci
> (senza una sincronizzazione in R che si estenda *fino alla stella*?

In realta' la conosco, o, meglio, conosco quella che si dovrebbe
opportunamente chiamare velocita', cioe' il rapporto p/m, cioe'
DeltaX/DeltaTau (rapporto che io chiamo Velocità, con la maiuscola, per
distinguerlo dalla grandezza convenzionale che tutti chiamano velocita').
DeltaTau e' l'intervallo di tempo misurato dall'orologio in moto con la
stella mentre la stella si sposta, in R, di DeltaX. Per conoscere V (la
Velocita' della stella) non sono necessari orologi sincronizzati fermi in R.
E non devono essere necessari perche' la V e' una grandezza fisica,
misurabile (non convenzionale).

Ad ogni modo, la mia domanda era, in un certo senso, volutamente lasciata un
po' vaga. Nelle mie intenzioni volevo rimandare la palla a Wakinian
dicendogli:
in R io misuro un certo angolo fra la direzione di moto della stella e il
cannocchiale; mi spieghi come faresti a dedurne la velocita' one-way della
luce?
E direi che la mia domanda un po' vaga sia stata raccolta da Elio Proietti
(e, implicitamente, anche da te, nel rimandare al capitolo sull'aberrazione
delle tue lezioni di astronomia) che dice, in sostanza, qualcosa del genere:
mi metto al polo Nord e oggi, alle ore 0 siderali, la stella polare la vedo
spostata a destra di 20".4955 rispetto alla verticale mentre, sei mesi fa,
sempre alle ore 0 siderali, la vedevo spostata a sinistra di 20".4955
rispetto alla verticale. Poi Proietti chiude chiedendomi come posso spiegare
tali osservazioni "senza ammettere l'univocita' della velocita' della luce
one-way".

Benissimo.
Potrei replicare nuovamente incalzando Proietti con una qualche osservazione
tipo "E dalla misura di quell'angolo, 20".4955, come faresti a derivare la
velocita' one-way della luce?" (che poi e', immagino, la domanda della
quale, rispondendo a Wakinian, dici di non sapere la risposta), ma direi che
posso accettare il post di Proietti come una maniera per rimandare a me la
palla.
La mia replica e' che la risposta alla domanda di Proietti (come si puo'
spiegare l'angolo 20".4955 senza ammettere l'univocita' della velocita'
della luce one-way?) segue immediatamente delle trasformazioni di Lorentz
che, scritte nella forma che rispetta le richieste del "progetto ambizioso"
di cui parlavo qualche giorno fa, *non* contengono enti convenzionali
(nessuna t solo tau, nessuna velocita' one-way). E, risolvendo il problema,
viene fuori che l'angolo suddetto, cioe' la costante di aberrazione, e' dato
da
arcTan(Sqrt(B^2/(1+B^2)))
con B=Velocita' di rivoluzione della Terra attorno al Sole/c e c=velocita'
di andata e ritorno della luce.

Pero' credo che per mostrare la soluzione sia meglio che scriva un piccolo
pdf (domani o comunque a breve).

> Elio Fabri

ciao,
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire) 
---
Questa email e stata esaminata alla ricerca di virus da AVG.
http://www.avg.com
Received on Fri Apr 06 2018 - 18:01:19 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Mon Jan 20 2025 - 04:22:55 CET