Re: orologi che "rallentano"

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Sat, 7 Apr 2018 00:33:25 +0200

"Paolo Russo" ha scritto nel messaggio news:p8u0js$qdg$1_at_dont-email.me...

Caro Paolo, non e' il caso che io risponda a tutti i punti che hai toccato
in questo post perche', se lo facessi, ho l'impressione che dovrei nella
sostanza ripetere n volte le stesse cose.

Prendo solo un tuo passo discutendo il quale si puo', a mio avviso,
affrontare direttamente il nocciolo della questione. Tu dici:

> Ah, vedo che adotti il trasporto a velocita` qualunque con compensazione
> esplicita. Naturalmente ti rendi conto che cio` significa che accetti la
> RR, accetti che gli orologi in moto one-way rallentino (tant'e` che hai
> previsto di doverne compensare l'effetto sul trasporto dell'orologio di
> sincronizzazione) e quindi ovviamente non devo descrivere nessun
> esperimento per convincerti di cio` di cui evidentemente sei gia` piu' che
> convinto. Tanto meglio, ma l'esperimento era a beneficio degli altri. :-)

Assolutamente *non* "compenso esplicitamente" alcunche' perche' non c'e'
alcun "tempo giusto" di sincronizzazione al quale ci si dovrebbe accordare
tramite "compenso esplicito".
Io certamente accetto la RR e, proprio per questo, *non* accetto di dire che
gli orologi in moto rallentino.
Infine, dovresti descrivere un esperimento in base al quale si dovrebbe
concludere che "un orologio in moto rallenta" perche', fino ad ora, *non*
l'hai fatto (e tantomeno l'ho fatto io, per quanto tu ritenga che non sia
cosi').
Hai detto che due cariche che si respingono costituiscono un orologio (che
"rallenterebbe" qualora fosse in moto). Bene, definiamo un po' meglio questo
orologio e osserviamolo quando e' in moto. Ad esempio, le due cariche
potrebbero essere messe sopra un regolo graduato, quando l'orologio inizia
la misura di un intervallo di tempo si preme un pulsante che piazza le due
cariche ad una data distanza e poi le lascia libere di respingersi
(sorvoliamo su questioni che sarebbero fondamentali dal punto di vista
concettuale ma che possiamo considerare trascurabili dal punto di vista
pratico come il fatto che il pulsante sarà lontano dai punti in cui verranno
piazzate le cariche). Quando la misura di intervallo di tempo finisce si
preme ancora un pulsante che
blocca le cariche, sul righello si legge la distanza alla quale sono
arrivate le cariche e, tramite una opportuna tabella di conversione possiamo
associare ad ogni distanza un certo intervallo di tempo. Regolo graduato,
cariche che si muovono sopra il regolo, pulsanti e tabella di conversione
lunghezza->intervallo di tempo, costituiscono il nostro orologio.
Ora dovremmo mettere il nostro orologio in moto e vedere in base a cosa
dovremmo dire che e' rallentato.

Capisco che tu assumi che
"nel momento in cui uno usa l'espressione "riferimento del laboratorio"
senza specificare altro, sta sottintendendo che esso sia definito tramite le
procedure standard tra cui la sincronizzazione a luce o equivalente;"

ma e' una assunzione ingiustificata. *Tu* sottintendi la sincronizzazione
standard. Altri la sottintendono avendo pero' ben chiaro il fatto che la
scelta e' convenzionale (la questione in discussione e' la
*convenzionalita'* di alcuni enti non la relativita'. Ad esempio la
quantita' di moto e' relativa al riferimento ma non e' convenzionale, cioe'
e' misurabile). Conseguentemente, gli altri detti sopra, hanno chiaro il
fatto che il presunto rallentamento degli orologi in moto e' insostenibile
sulla base dei tuoi argomenti. Esattamente per lo stesso motivo per il quale
tutti concordano nel dire che non ha senso dire che un orologio in viaggio
su un aereo risulta rallentato per via del fatto che ha misurato 1 ora dal
momento in cui e' partito da Londra (mentre a Londra gli orologi segnavano
le ore 14) al momento in cui e' arrivato a Roma (mentre a Roma gli orologi
segnavano le ore 16). Secondo gli orologi fissi a Londra e a Roma il viaggio
ha avuto una durata t_fin-t_in=(16-14)h=2h, ma l'orologio "rallentato" ha
misurato solo 1 h. Non diciamo che l'orologio in viaggio ha "rallentato"
perche' sappiamo che gli orologi fissi a Londra e a Roma li abbiamo
sincronizzati convenzionalmente.
In RR facciamo esattamente allo stesso modo. Assumiamo la sincronizzazione
standard convenzionalmente. Per dare valenza fisica al "rallentamento" di
cui parli dovresti *prima* spiegare perche' la sincronizzazione standard
sarebbe "giusta" (e quella a fusi orari "sbagliata").

> Ciao
> Paolo Russo

Ciao,
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
---
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Received on Sat Apr 07 2018 - 00:33:25 CEST

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