Avevo scritto:
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Vero però che allontanando i due oscillatori l’uno dall’altro la
concordia di ritmo non è più garantita perché ogni oscillatore rispetta il
suo *tempo locale*. Però il “tempo locale” cambia solo se muta la velocità
relativa fra i due oscillatori e/o la gravità in cui essi si trovano:
supponiamo di posarli su due blocchi di granito, distanti 30 metri e
perfettamente livellati, sarebbe inammissibile ritenere che per 12 ore
essi restino concordi nel ritmo? (sincronizzare i loro contatori, cioè
“metterli in punto” non serve). Se è inammissibile questo foglio può
essere subito cestinato).
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Non c'è problema, basta mandare *due* segnali da A a B e verificare la
differenza delle differenze. Se ci fosse, basta poi tenerne conto.
Naturalmente registrando i tempi in apposite memorie da leggere con comodo.
A meno che i ritmi non siano diversamente ballerini (cosa esclusa da un
esperto consultato) comunque si può fare un serie prolungata di controlli
per verificarlo.
Questo l'ho trovato per caso in
http://www.sagredo.eu/PI-14-fismod/Pisa-2014-fismod-2.pdf
Received on Mon Apr 09 2018 - 08:33:41 CEST