Non se ne può più... (2)

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_fastwebnet.it>
Date: Mon, 25 Jun 2018 18:38:25 +0200

Questo è il seguito (e la fine) del discorso che ho iniziato il 23.
Ci sarà una certa connessione, ma intendo parlare di un argomento
distinto.
C'è un signore, che ama pontificare su fisf quasi fosse il massimo
esperto di relatività.
Non voglio nominarlo, e giusto per cambiare, invece di chiamarlo X lo
chiamerò Y :-)

Costui si diletta a trovare dovunque contraddizioni nei testi di
relatività (anche Einstein non si salva).
Qui voglio occuparmi della contraddizione che trova tra principio
d'equivalenza (PE) e "clock hypothesis" (CH).
La contraddizione ci sarebbe se davvero il PE mplicasse che un
orologio accelerato ritarda; ma come si ariverebbe a questo?

Mi pare che la linea di ragionamento sia questa.
1) Il PE asserisce che a tutti gli effetti fisici un rif. in quiete in
campo grav. statico è (localmente) equivalente a un rif. accelerato in
assenza di campo grav.
2) Si sa (?) che un orologio in campo grav. ritarda.
3) Ergo anche un orologio accelerato ritarda.

Avrete notato il (?) al punto 2.
Ce l'ho messo perché nel moio post precedente ho apunto criticato
simili asserzioni, e certo non le troverete in miei scritti.
Né si può dire che *tutti* coloro che parlano di RG facciano una
simile asserzione.
Sicuramente molti, anche a livelli non divulgativi.
Sicuramente Rindler, ma per es. non Wheeler.

La CH asserisce che la marcia di un orologi non è influenzata dalla
sua accelerazione.
C'è chi, sbagliando aggiunge "ma solo dalla sua velocità".
Per es. Rindler, "Essential Relativity", sez. 2.13.
Con molta pazienza si può savlvare la presunta dipendenza dalla
velocità, qualificadola accuratamente.

In breve si tratta della "dilatazione del tempo", altra espressione che
secondo me sarebbe meglio bandire, perché è fonte di equivoci che non
finiranno mai :-(
Ne ho parlato e scritto tante di quelle volte che sono proprio stufo
di ripetermi.
Chi vuole conoscere il mio punto di vista lo può trovare in numerosi
luoghi, e in particolare nel Q16. Quindi non insisto.
Comunuqe ora non un punto essenziale: lo è invece la "indipendenza
dall'accelerazione".

La contraddizione mi pare evidente: se gli orologi in campo grav.
rallentano, e se l'accel. del rif. equivale a un campo grav,, anche un
orologio accelerato rallenta.
Il che contraddice la CO.

Però bisognerebbe avere l'onestà intellettuale di riconoscere che c'è
chi va esente dalla contraddizione: se si nega che un orologio in
campo grav. rallenti, come ho spiegato nel post precedente, la
contraddizione sparisce.
E' questa onestà intellettuale che manca a Y...
             

-- 
Elio Fabri
Received on Mon Jun 25 2018 - 18:38:25 CEST

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