Riposto il mio scritto perch� forse c'� stato qualche problema; ne
approfitto per emendare una stupidaggine che mi era scappata (messaggio per
il moderatore affinch�, qualora rispunti il precedente post, lo sopprima -
grazie).
> definiamo il rendimento:
> R = L / Sum[Q_i, i = 1, ..., n| Q_i > 0],
> cioe' R e' il rapporto tra il lavoro totale eseguito e
> la somma dei calori totali assorbiti dalle singole sorgenti.
OK, concordo con questa definizione che tiene conto del bilancio energetico
totale di *ciascuna* sorgente, quindi del processo nel suo insieme, rendendo
inoltre pienamente coerente il calcolo valido per il ciclo Stirling.
Rilevo per� che non coincide con quella usualmente applicata dalla maggior
parte dei manuali di fisica generale, dove il bilancio viene eseguito non a
livello di sorgente, ma in base al segno della trasformazione complessiva,
ovvero senza tenere conto delle infinite sorgenti a temperatura intermeda
che, in diverse trasformazioni, scambiano calore sia in ingresso che in
uscita, pur se in modo (in genere) disuguale.
Per il ciclo Stirling la simmetria tra le due isocore rende evidente il
ruolo del calore scambiato nelle due isocore e banale il calcolo, per� mi
pare se ne debba tenere conto anche per cicli diversi, cosa che usualmente
non viene fatta.
Comunque, a conferma della confusione esistente (compresa la mia), segnalo
che, in una ricerca sul tema, ho reperito in rete la correzione di una prova
d'esame universitario nella quale il rendimento del ciclo Stirling viene
calcolato considerando come assorbito anche il calore della compressione
isobara (non so se sia lecito citarla, per cui per il momento non lo
faccio).
Grazie e ciao
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http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Wed Apr 02 2008 - 22:51:47 CEST