Re: Fusione da compressione
ndrndr_at_news.tin.it ha scritto:
> Salve a tutti.
>
> Sono gi� alcune volte che sento dire (una volta lo disse anche A. Zichichi a
> Mattina in famiglia) che � impossibile costruire un edificio a forma di
> parallelepipedo, o cmq un solido "retto", di altezza superiore ai 4 o 5 km.
>
> Questo perch�, oltre agli evidenti motivi di costi, stabilit�,
> dimensionamento, ecc. il peso porterebbe ad una fusione per surriscaldamento
> alla base dell'edificio davuta all'enorme compressione.
>
> Io posso anche capire che durante la costruzione a forza di "aggiungere
> peso" la base possa riscaldarsi per compressione ma se io la mantenessi
> refrigerata o aggiungessi peso con molta gradualit�, perch� dovrebbe
> scaldare sempre di pi� fino a fondere? Da dove proverrebbe tutta questa
> energia in modo continuativo anche a distanza di mesi dalla fine dei lavori?
Vorrei sottolineare una cosa. Molte sostanze hanno, nel
diagramma di fase (P/T versus stato fisico), una linea di
demarcazione tra fasi solide e liquide diversamente inclinata.
Alcune di esse, tra cui l'acqua (e qualche altra ma non mi
sovviene, e che con essa hanno in comune ad esempio il fatto di
avere, entro un certo range finito di pressioni, una fase
liquida PIU' DENSA di quella solida) hanno una pendenza
"invertita". Ora queste sostanze, solide a T.A. e P.A., possono
benissimo fondere soltanto comprimendole (e anche
raffreddandole, o meglio sottraendo calore, a T costante).
Ma non � affatto una regola generale. Molte sostanze, entro ampi
intervalli di pressioni, pi� le comprimi pi� adottano reticoli
cristallini (solidi) compatti e atti a resistere alle stesse.
Ora se queste transizioni cristallografiche avvengono in opera,
i mattoni o altri elementi costitutivi facilmente andrebbero in
briciole. Ma se vengono usati per costruire la base mattoni
precompressi e temprati a freddo (ammettendo con ci� che tale
stato cristallino stabile ad alte pressioni possa essere
mantenuto anche a Pressione ordinaria), questi resisteranno
meglio. La fusione sarebbe inconcepibile.
Ah ... chiarisco che di norma i reticoli cristallini stabili ad
alte pressioni si ottengono (oltre all'estrazione di minerali
"profondi" con carotaggi vari) mediante incudini tetraedriche di
zaffiro o di diamante che arrivano si a centinaia di giga
Pascal, ma applicano sostanzialmente una compressione ISOTROPA.
Ora un mattone sotto un pilastro non � affatto soggetto a
pressione isotropa, ma alquanto anisotropa. Quindi il materiale
imho doverbbe essere pre-compresso in condizioni analoghe a
quelle di lavoro, a scanso di riassestamenti successivi.
Infatti lateralmente un mattone esterno non ha alcuna spinta,
per cui verrebbe "spremuto" verso l'esterno. Un reticolo
isotropo non � necessariamente il migliore e pi� adatto a questo
carico, anche se magari � il pi� stabile a seguito di
compressione isotropa.
Ciao
soviet_Mario
>
> Per concludere: c'� un fondo di verit� o anche Zichichi ha preso una
> cantonata?
>
>
Received on Sat Mar 08 2008 - 14:30:23 CET
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