Paolo Sirtoli ha scritto:
> hai gia' avuto risposte esaurienti, mi limito ad aggiungere che la
> diffusa convinzione che il picco di sensibilita' dell'occhio umano
> coincide col picco della funzione di corpo nero della nostra stella,
> va rivista criticamente.
L'osservazione che il picco sta in un posto o in un altro a seconda di
quale var. indip. si prende, e' giusta.
Ma il resto non mi convince.
> Ecco un articoletto al riguardo:
> http://www.vialattea.net/sirtoli/evoluzione/evoluzione.htm
Non mi convince l'argomento evolutivo, perche' se e' vero che tutti
discendiamo da animali acquatici, e' anche vero che la conquista delle
terre emerse e' avvenuta centinaia di milioni di anni fa (anfibi,
rettili).
Non e' ragionevole che dopo tanto tempo si sia conservata una
caratteristica utile in tutt'altro ambiente.
A naso direi che la banda del visibile e' quella piu' efficiente per
due ragioni:
a) dal lato delle grandi l. d'onda, e' difficile realizzare dei
recettori adeguati, a casua della scarsa energia dei fotoni
b) dal lato delle piccole l. d'onda, vedo due ragioni:
b1) la luce solare dopo attraversata l'atmosfera e' molto povera di
ultravioletto (per fortuna, altrimenti la vita non sarebbe uscita
dall'acqua...)
b2) inoltre l'UV viene assorbito dai mezzi rifrangenti dell'occhio.
Forse dovremmo porre il problema su it.scienza.biologia.
--
Elio Fabri
Received on Sat Feb 02 2008 - 21:29:36 CET