Re: SP 1.10

From: Davide <davidedelia.pubblico_at_gmail.com>
Date: Fri, 25 Oct 2024 11:59:24 +0200

Il 24/10/24 00:18, Giorgio Pastore ha scritto:
> Ok, ma questo è lo stesso  "ragionamento " che sta anche sotto la
> definizione di derivata. Quello che c'è dietro è la differenza
> concettuale tra valore di una funzione in un punto e limite in quel
> punto della stessa funzione.

Sì, la partenza è proprio questo "ragionamento". Forse emerge un po' più
nettamente adesso che l'ho espresso con un taglio più matematico. Però
il punto del mio problema inizia proprio da qua, anche se si applica
alla fisica.

Esistono degli approcci in cui accettiamo di descrivere una situazione
fisica che di principio è empiricamente irrealizzabile (ad esempio
quella della carica di prova nulla, di principio empiricamente
irrealizzabile nel senso che se tolgo la carica di prova, non misuro
alcuna forza e di conseguenza non definisco alcun campo) e questa
descrizione la realizziamo tramite il presunto valore di una funzione in
un punto, anche se quel valore è solo il limite della funzione in quel
punto. Però in altre situazioni (sempre in linea di principio
empiricamente irrealizzabili, come quella di un sisitema di riferimento
che si muove a velocità c) pur potendo prendere in considerazione il
limite di una funzione, sosteniamo che non si può descrivere quella
situazione perché quella situazione non ha senso.

C'è evidentemente una certa differenza tra le due situazioni, che però
non mi pare sia il riscontro empirico, dato che non può avvenire in
nessuno dei due casi. Allora ci deve essere un motivo "logico" diverso
che porta ad accettre il "ragionamento" col limite in un caso e a
rifiutarlo nell'altro. Ma non riesco  a focalizzare la differenza. Anche
per quanto riguarda le tue osservazioni successive, su definizioni ed
esperimenti, mi sembra che si possano dire le stesse cose nei due casi,
eppure non lo facciamo. Quindi c'è un discrimine, che però non trovo
nelle risposte che ho letto fino ad ora. Per questo motivo spero, ad
esempio, che Elio riesca a farmi cogliere quella differenza tra gli
esempi di cui stiamo parlando che mi permetta di capire perché una volta
il ragionamento al liimte va bene e l'altra no.


>> ma E=F/q ha un valore che non dipende da q
>
> Non è sempre vero per q arbitrari.

Questa me la segno per un thread diverso, anche se mi incuriosisce molto.


> E quale sarebbe la successione di sistemi di riferimento il cui limite
> corrisponderebbe con il sdr in cui il fotone è fermo? Se manca la
> funzione di cui si vuol fare il limite, manca il limite.

Sistemi di riferimento con velocità relativa semrpe più alta, tendente a
c. Le grandezze il cui significato andrebbe poi definito attraverso il
limite (sempre che sia possibile) sarebbero tutte quelle in cui compare
il fattore gamma.


-- 
Davide D'Elia
- È vero tutto questo? O sta accadendo dentro alla mia testa?"
- Certo che sta accando dentro alla tua testa! Dovrebbe voler dire che non è vero?
Received on Fri Oct 25 2024 - 11:59:24 CEST

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