Re: Questa strana parità...
Ciao
> Ci sono diverse cose che non vanno.
>
> 1) Avresti dovuto scrivere P psi(x,t). Se non specifichi gli
> argomenti, non si sa che cosa succede dopo.
ecco perch� sul libro lo specificava sempre...
> 2) Non va il passaggio successivo. Prima di tutto, chi sarebbe r?
> Forse ti e' scappato al posto di p?
Ops... penso proprio che mi sia scappato
> Se e' cosi', l'errore sta nell'aver cambiato segno anche a p. Da dove
> ricavi che devi cambiarlo? E' sbagliato.
Pensavo di dover cambiare segno a p perch�
p = m v => p = m dx/dt
quindi cambiando segno a x cambia segno la derivata, quindi cambia segno
anche p che � proporzionale alla derivata.
Perch� ci� � sbagliato?
Nota: per p ho scritto la formula classica, ma il mio ragionamento
dovrebbe andar bene anche per la formula relativistica che differisce
dalla classica per un v^2 che non cambia segno
> Nella tua
>> psi = exp [i (p x - E t)/hbar]
> il simbolo p indica un *parametro* (l'autovalore dell'impulso) che non
> va assoggettato a nessuna trasformazione.
e se la scrivo come
psi = exp [i ( dx/dt x - E t)/hbar]
questa � la stessa psi di prima, dove non compare pi� il parametro p
che succede se la scrivo cos�?
> Sarebbe quindi meglio indicarlo esplicitamente, per es. come indice:
> psi_p(x,t) = ...
che � come faceva il libro; ma a me sembrava un "imbroglio" :)
> La psi e' funzione di x e di t, e in realta' anche t andrebbe
> considerato un parametro: lo spazio di Hilbert consiste di funzioni
> di x.
> Gli operatori agiscono su queste funzioni, e P e' definito da
> P f(x) = f(-x)
> qualunque cosa sia f.
ma, come ho detto sopra, la f nel mio caso non la posso scrivere
sostituendo al posto di p dx/dt ?
Grazie per la risposta, le cose comincino a diventarmi pi� chiare :)
Ciao ciao
Received on Tue Oct 23 2007 - 14:15:25 CEST
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