Fatal_Error ha scritto:
> Scusate se siamo completamente OT, ma il discorso della stufetta in
> camera da letto mi inquieta parecchio.
in effetti, non sono un utente "tipico" e a volte non mi
immedesimo a sufficienza in un potenziale utente medio o lettore
che si dovesse improvvisare.
>
> "Soviet_Mario" <Soviet_at_MIR.CCCP> ha scritto nel messaggio
> news:w8mTi.152158$U01.1111260_at_twister1.libero.it...
>> ne ho comprata una in effetti sperando di poterla far fungere con
>> altri combustibili. Ho tentato olio di colza ed etanolo, e nessuno di
>> questi funge. Il primo � troppo viscoso e ha un flash point troppo
>> alto, per cui n� il piezo (aggiunto) n� la resistenza lo innescano.
>> Inoltre lo stoppino in lana di vetro non succhia l'olio a velocit�
>> sufficiente. L'alcool si accende, ma non ha sufficiente potere
>> calorifico, la fiamma resta molto bassa anche estraendo lo stoppino al
>> massimo e il fornello scalda molto poco. Collateralmente, dato che
>> l'alcool � umido,
> Usare quelle stufette ad alcol � semplicemente assurdo (rapporto
> calorie/prezzo)
si, era solo una prova con la zibro. Volevo cercare di capire
meglio i motivi del fallimento con l'olio
> e PERICOLOSISSIMO,
mah ... l'alcool non ha quel gran flash point. Non a caso � un
candidato antidetonante per carburanti (e ha l'unico difetto di
essere facilmente smiscibile dalla benzina in presenza di tracce
di umidit�, inevitabili, e quindi non usabile). Ha un numero di
ottano equivalente equiparato a 100, e non � troppo volatile.
Che non sia conveniente non discuto.
> perlomeno i combustibili usati sono
> miscele di idrocarburi isoparaffinici molto pi� calorici,
vero
> stabili e
> meno facilmente infiammabili.
no, nessuna delle due. Anzi il liquido della zibro ha una
discreta pressione di vapore, che specie a freddo supera
l'etanolo. E' anche pi� facilmente infiammabile. Con questo non
dico che sia un difetto, anzi, dato che dev'essere bruciato
>
CUT
>>
>>> ma... Prima di tutto per legge vanno usate in ambienti con *doppia*
>>> apertura stabile di ventilazione ben dimensionata (una in alto ed una
>>> in basso) e MAI IN CAMERA DA LETTO o in bagno,
>
>> ovviamente nessun vincolo di legge pu� essere considerato a prova di
>> bomba nel caso di dispositivi mobili. E' indifendibile, diversamente
>> dalle installazioni fisse.
> Che sia "indifendibile" ci pu� stare, ma che la legge SAGGIAMENTE lo
> preveda � un fatto! Anche usare il Phon dentro la vasca da bagno allora
> � "indifendibile", o ballare la Samba sulla ringhiera...
beh, forse ho dato l'impressione di voler incoraggiare a
disattendere la legge. Non era mia intenzione. In effetti non
sono uno che ami rischiare, e quando lo faccio � solo perch�
stimo di sapere ragionevolmente quando e quanto rischio. Appena
potr� permettermelo, aggiorner� vari aspetti della gestione termica.
>
>>> se hanno la bombola *non possono* essere usate in ambienti chiusi
>>> (prova a guardare in alto dentro al vano bombola di una stufetta,
>>> troverai una targhetta con scritto qualcosa come: "da usare
>>> all'aperto", ma devi inginocchiarti per vederla,).
>>
>> beh, quelle a bombola ispirano una certa diffidenza pure a me. Io ho
>> una rete interna di GPL in tubi di rame. Se mi serve, ne prelevo da l�
> Sei un tecnico qualificato ?
bella domanda. Non so. L'impianto praticamente l'ho fatto io
(materialmente) anche se su indicazioni, nel senso che non l'ho
inventato. Un paio di saldature a stagno in dei posti dove non
riuscivo, me le sono fatte fare perch� non avevo lo strumento adatto
> Puoi rilasciare una dichiarazione di
> conformit� ?
non saprei. Posso giusto tirare a campare. Siccome ci vivo e uso
le cose che faccio, cerco di farle che non si rompano e non mi
facciano secco (e se si rompono in modo da trovare facilmente
dove e intervenire rapidamente).
> Allora se sai quello che fai.... Altrimenti consiglio
> vivamente di evitare manomissioni all'impianto del gas (metano o GPL),
:-) Si pu� dire che l'impianto sia nato manomesso, nel senso che
se non lo avessi costruito, nemmeno ci sarebbe stato alcun
impianto. Ma � elementare cmq, non ha niente di complesso.
La rete di distribuzione � di tubi di rame, in un semianello
attorno alla casa, sull'esterno e a 4 metri da terra, in modo
che non sia accessibile senza scala. Partono varie diramazioni,
una per una caldaia istantanea da acqua calda e due a
termoconvettori, che per� non uso pi�, e poi ci sono varie
diramazioni a valle di numerosi rubinetti, con tubi di gomma,
per fornelli vari (con valvole termiche tipo bunsen). Ci sono
cos� tanti rubinetti che � quasi un albero binario, che ogni
incrocio � prededuto da un rubinetto indipendente. Se devo
sganciare o agganciare componenti aggiuntivi, posso chiuderne
vari (anche uno al limite, ma preferisco risalire sino al primo
pi� a monte compatibilmente colla funzionalit� di altre branche
che non voglio spegnere). Non � proprio una manomissione, in
quanto gi� al concepimento avevo programmato una certa
ridondanza delle uscite proprio per collegare e scollegare roba
senza bucare/saldare niente, ma solo togliendo un tappo a vite,
collegando una filettatura, e poi aprendo la valvola apposita.
> ho visto un'intera famiglia sterminata da una caldaietta. Io sono stato
> nel consiglio di un comitato tecnico nazionale, ti posso garantire che i
> pericoli e gli incidenti ci sono e come.
si si, ci credo ! Se non capisco una cosa, non mi frulla per
l'anticamera del cervello di improvvisare niente
>
>>> Poi il GPL � esplosivo,
>>
>> questo vuol dire tutto e niente. Qualsiasi combustibile in condizioni
>> opportune pu� esplodere. Basta avere una perdita e premiscelarlo con
>> aria per ottenere una miscela compresa nel cosiddetto range di
>> infiammabilit�, ed ecco una bomba.
> Prova a far esplodere la legna.... Ma dai!
vabb�, � evidente che mi riferivo a gassosi o a vapori !
> Non per niente anche nella
> classificazione internazionale per il trasporto il GPL � un esplosivo
> mentre ad esempio il gasolio un infiammabile.
>
>>> le stufette rilasciano anche CO (monossido di carbonio) che in dosi
>>> relativamente basse (il catalizzatore non funziona bene, combustione
>>> in difetto d'aria, ecc.) � LETALE
>>
>> na na na. Cio�, non dici una cosa sbagliata, ma non �
>> quantitativamente significativa. Gi� i combustibili usati producono
>> pochissimo CO persino in bruciatori non catalitici (semplicemente
>> ugelli che miscelano correttamente l'aria e il gas). Se la fiamma �
>> bella blu (metano) o blu e azzurra (GPL), bassa e senza una puntina di
>> giallo, gi� li il CO � molto basso anche senza catalizzatori. Nella
>> catalitica alla prima fase
> Si, la fiamma azzurra.... Ma se durante la notte si spacca (stara)
> qualcosa e la fiamma diventa rossa ?
questa � una buona obiezione. In effetti � la ragione per cui ho
diffidato delle varie stufe ipertecnologiche "laser" (tale il
nome) con termostati, piezoelettrici attaccati alla rete
elettrica, ventilatori etc etc. Non so se ho sbagliato, ma ho
cercato di seguire una filosofia un po' "software" : se non
esiste, non si romper�. L� c'� solo uno stoppino che pesca il
liquido per capillarit�. Oso ragionevolmente sperare che se lo
stoppino ha problemi, si spenga come ha sempre fatto, e non esca
fuori da solo. Ci possono essere altri problemi che non
immagino, e quindi non li ho computati. Del resto cerco di nn
pensare anche al fatto di poter essere colpito da una meteora,
cosa che non si pu� escludere, eh he he :-)
Le stufe ipertecnologiche invece mi spaventano nella misura in
cui mi sembrano dipendere dal corretto funzionamento di troppe
componenti contemporanee, tra cui elettroniche, sensori, pile,
rete, etc, e fidarmi del loro design intrinsecamente sicuro in
caso di incidente diventerebbe un atto di fede cieca, che non ho.
> Se hai caldo e nel dormiveglia lanci
> il pigiama sulla stufetta ?
eh ... si, se mi suicido, muoio, questo non l'ho mai escluso.
Posso farlo anche al volante. Se mi viene un colpo di sonno,
adieu. Il fatto � che se ho paura tendo a essere parecchio
cauto. E ce l'ho. Pian piano i comportamenti cauti si
interiorizzano. Ho visto in documentari che c'� chi si abitua a
dormire appeso a chiodi da roccia. Come dici, se una notte
attacca male i chiodi, il suo sonno sar� eterno.
> La vecchietta fa la prova di combustione alla
> stufetta ogni sera prima di coricarsi ?
su questo hai ragione, l'ho premesso e lo ribadisco, non era mia
intenzione di generalizzare o indurre all'incautela nessuno.
L'uomo medio che vive in un condominio la sua vita serena e
spensierata farebbe malissimo a improvvisarsi pasticcione di
cose pericolose.
Io qui avevo una casa di fine ottocento scalcinata, senza
impianto di riscaldamento, impianto elettrico non funzionante
con la piattina bifilare dove la terra erano chiodi piantati a
cavallo del neutro, muri da rifare, crepe, travi da cambiare,
porte che erano state aperte nei muri di pietra portanti perch�
si erano svegliati un giorno e avevano deciso che li ci stava
bene una porta in pi�, il peggio che uno pu� immaginare, e mi
sono dovuto arrangiare pian piano coi soldi che avevo per rifare
da zero quasi tutto. Penso che a questo punto, se dovevo morire,
anche sul lavoro, a questo punto sarei gi� morto :-)
Ti dico un'altra chicca che mi fa incazzare e sorridere a un tempo.
Ho tolto delle travi marce di legno tarlato e fessurato da
architravi di muri mezzi scollati, e ne ho rifatte io in
tralicci di tondino e a T, saldati da me, con tutti i triangoli
per irrigidire etc, roba che pesava sui 30 chili al metro di
solo ferro, e poi getto di calcestruzzo. Beh, non ho fatto dei
veri calcoli formali con tutti i crismi : ho giusto chiesto
consigli a vari colleghi ing. e guardato un po' di moduli sigma,
taglio etc per dimensionare l'armatura delle travi, e poi per
precauzione ho maggiorato tutte le sezioni dei ferri e pure di
parecchio. Ora avr� fatto delle travi che come minimo sono 4-5
volte pi� resistenti di quelle che ho tolto (e le ho ancorate
meglio di prima alle parti sane, dato che i chiodi non tenevano
pi�). Idem per gli archi scollati. Li ho puntellati da sotto,
tagliati col flessibile, e ci ho annegato pure li delle armature
di ferro che le reggevo a fatica.
Morale della favola, sul piano formale quello che ho fatto io
non � ritenuto regolare, non � a norma.
Tant'� che quando si sono formate delle crepe nell'intonaco
nuovo (qui capita cronicamente, con pioggie e siccit� e i ritiri
del terreno, che le fondamenta si muovano un po'), beh quelle
crepe si sono arrestate tutte in corrispondenza delle travi
nuove che ho messo io e degli archi che ho irrobustito, e l� non
hanno pi� proceduto. Forse ho fatto male a aggiustarli in modo
artigianale, ma preferisco che non siano a norma piuttosto che
prendere una pietra sulla testa (se li avessi lasciati
com'erano) ... Di far fare le cose a terzi non avrei avuto i
soldi, che dovevo fare, aspettare e sperare ? Mi son preso dei
rischi, ora quelli sono passati, e tutto quanto quello in cui ho
messo le mani � parecchio pi� solido di prima.
Con questo, sono sicuro che se non avessi prima studiato
parecchio i problemi incontrati, non starei a raccontare la fine
della storia. Potevo puntellare poco e farmi franare tutto in
testa, o restare sepolto sotto un getto disarmato troppo presto
(a sproposito, l'ho sentita stamattina alla radio, che due
uomini sono morti per avere disarmato in anticipo un getto in
fine autunno .... � verissimo che gli errori si pagano salati, e
che non ci si deve buttare alla leggera. Potendo scegliere,
avrei preferito scrivere fantascienza che non diventare una
mezzo muratore, carpentiere, elettricista, idraulico etc)
> La cause di incidente sono le pi�
> varie, solo ad esempio qualcuna con il monossido:
> http://www.google.it/search?source=ig&hl=it&rlz=&q=intossicato+monossido&meta=Un
> consiglio a chi non � del campo ed eventualmente legge: non giocate
> conqueste cose, si muore!
beh, sottoscrivo e non ipocritamente.
Quanto al disattendere la legge, il grosso rischio di quelle
stufe e dell'abuso � che secondo me sempre pi� persone ci si
rivolgono perch� non riescono pi� a pagare la bolletta
tradizionale del combustibile a fine mese. E il freddo � rigido,
come diceva il thread originale
ciao
Soviet_Mario
Received on Wed Oct 24 2007 - 16:48:12 CEST