Filiberto ha scritto:
> ...
> Gilberto Bernardini insieme a Ettore Pancini (credo che tu li abbia
> conosciuti entrambi),
Certo. Bernardini teneva le lezioni fi Fisica I e a volte anche II,
quando sostituiva Amaldi.
Pancini non di rado sostituiva Bernardini.
Ora vengo alle domande.
> 1)Potresti farmi qualche nome del gruppo romano che lavorava al
> Plateau Rosa?
Non saprei con certezza.
Il "gruppo lastre" comprendeva, se ricordo bene, Cortini, Franzinetti,
Girgio Segre, Augusta Manfredini, Giustina Baroni.
Potrei forse dimenticare qualcuno.
> 2)Ci sei andato anche tu a lavorare a 3500 m?? Non deve essere stata
> un'esperienza facile...
Scherzi? Io ero un teorico :-))
> ...
> La rapidit� dello sviluppo di quelle ricerche era davvero
> sorprendente. Cosa ne pensi??
Niente di particolare.
Considera che il numero di fisici che lavoravano in quel campo allora
era molto ristretto in tutto il mondo, e le attrezzature richieste
erano tutto sommato modeste.
Anche nel campo dei raggi cosmici a Roma facevano esperimenti, perfino
durante la guerra, con "telescopi" di contatori Geiger.
Conosci l'esperimento di Conversi, Pancini e Piccioni?
Fu quello che dimostro' che i "mesoni" dei raggi cosmici non erano i
mediatori supposti da Yukawa, perche' quelli negativi non erano
catturati dai nuclei, come avrebbero dovuto.
Ti cito la nota pag. 96 del libro "Cacciatori di Particelle" di
Ne'eman e Kirsch (Bollati Boringhieri):
"Gli esperimenti di Conversi, Pancini e Piccioni ebbero inizio a Roma
durante la guerra, in uno scantinato, dove i tre si nascondevano per
non essere deportati in Germania. Nonostante le precarie condizioni in
cui lavoravano, riuscirono a eseguire misure molto accurate del
decadimento dei mesoni in vari materiali. Bilanci cospicui e
laboratori superattrezzati non sempre sono indispensabii per il
successo di una ricerca (la scoperta del radio da parte dei Curie e'
un altro esempio del genere).
> Cortini? Chi � costui?
Vedi sopra. E' morto l'anno scorso.
> ...
> c'erano anche bravi teorici come Touschek, Caianello, Radicati,
> Morpurgo. Chi di loro si occup� all'epoca di queste particelle
> strane?? Tu non avevi contatti con questi professori, dato che eri un
> teorico?? Non potevi interessarti di pi� se ti piaceva questo settore
> di ricerca scusa?? Non capisco perch� dai la colpa ai tuoi professori,
> cio� perch� hai scritto "Avrei dovuto arrivarci da solo". Cio�
> possibile che non c'era nessuno? Cabibbo come ha fatto allora?? E'
> stato un autodidatta?
Che raffica di domande...
Un po' ti vorrei invitare a rileggere cose che ho gia' scritto,
soprattutto a proposito di Touschek.
Poi per spiegare bene la situazione e il mio atteggiamento ci vorrebbe
o che tu sapessi un bel po' di cose che non sai, o che io mi mettessi
a scrivere un libro (?) per dare conto del mio personale
atteggiamento.
Ovviamente non e' cosa... :-)
Avro' certamente avuto torto, ma io miravo per cosi' dire piu' in
alto: la ricerca "semifenomenologica", in cui si cerca di costruire un
modello d'interazione che spieghi alcuni fatti osservati, non mi ha
mai appassionato.
Gia' allora nutrivo forti dubbi sulla strada che stava prendendo la
fisica delle interazioni fondamentali, e in fondo tra alti e bassi non
ho mai cambiato idea.
Mi hai fatto venire in mente che dovrei ancora conservare le lettere
che mi scambiavo con altro giovane anche lui poco convinto,e che poi
ho perso di vista.
Forse rileggendole potrei capire meglio quello che avevo in mente.
Certamente era un atteggiamento mio. Per es. a quel tempo condivisi
lo studio per un certo tempo con Gatto, che era venuto a Roma da Pisa
(era normalista credo) per fare la tesi con Ferretti.
So che lui seguiva piu' da vicino di me sia gli sviluppi sperimentali
sia i modelli teorici.
--
Elio Fabri
Received on Sat Sep 29 2007 - 21:07:38 CEST