Prima di rispondere: sono riuscito a trovare finalmente il testo di
Feynman (parte delle Lectures) che parla dell'esperimento delle due
fenditure. A parte il realizzare che la mia memoria non vale pi� un
accidente (e amen...), ho riscoperto il vero passaggio chiave di questo
esperimento.
Ci� che lo fa "strano" non � il fatto che vi siano onde o particelle ma
il fatto che le particelle (rivelate da un contatore) quando il loro
percorso dalla sorgente fino al bersaglio, attraverso le fenditure, �
*indisturbato* esibiscono una distribuzione delle probabilit� di arrivo
con una figura di interferenza *come se* fossero onde... mentre il
rivelatore/contatore (che rileva dove cadono sul bersaglio perch� *�* il
bersaglio) continua *a rilevarle come particelle*.
"L'indisturbato" � cruciale: qualunque tentativo di osservare il
percorso delle particelle "al volo" distrugge la figura di interferenza
e lascia al suo posto una semplice distribuzione a campana, somma di due
altre distribuzioni pi� piccole anch'esse perfettamente normali.
Detto in altro modo, se "si fanno i conti in tasca" al fenomeno questo
cessa di possedere ogni carattere quantistico (che si manifesta nella
figura di interferenza ondulatoria) e torna ad essere un fenomeno classico.
Tutto il resto, errori miei a parte, � solo una questione di gusti; dal
punto di vista dei fatti il comportamento delle particelle � ondulatorio
e balistico e allo stesso tempo non � *nessuna delle due* ("neither"
come sottolinea fin da subito Feynman). Il fenomeno � descrivibile e
comprensibile matematicamente *come se* fosse un fenomeno ondulatorio
ma, comunque ci si rappresenti le particelle (proiettili, biglie,
pacchetti d'onda) il fenomeno non � in alcun modo riducibile a
un'esperienza comprensibile in termini di senso comune. E, in un certo
senso, questa "incomprensibilit�" � da trattarsi alla stregua di una
propriet� intrinseca della MQ come lo sono le altre pi� "fisiche" in
senso tecnico. La MQ agisce in questo mondo ma, in un certo senso, non
ne fa parte e pertanto non � realmente "comprensibile" in questo mondo
classico perch� il suo comportamento � *irriproducibile* in un mondo
classico.
E, per quel che mi riguarda, questo chiude finalmente la questione
"divulgabilit�" della MQ. Non � divulgabile perch� non esiste alcun
termine con cui confrontarla che non sia se stessa. Se posso spingermi
pi� in l�, mi vien da dire che il fatto che la MQ sia analizzabile e
manipolabile con strumenti matematici costituisce di per s�, rispetto
alla sua effettiva comprensibilit� nei termini usuali dell'esperienza
umana, un'ulteriore illusione e inganno della natura.
L'unica salvaguardia psicologica che abbiamo e ammetterne, della MQ,
l'intrinseca "assurdit�", prendendone atto senza ulteriori, inutili
tentativi di ridurla a rappresentazioni confrontabili con l'esperienza
classica comune perch� di per s� non avrebbero pi� senso dei tentativi
di quadrare il cerchi di antica memoria.
Dopo quanto sopra penso che, a mo' di risposta ad Alberto mi posso
limitare a riportare un passo della sua ultima risposta che, alla luce
di quanto appena detto, chiude a sufficienza il contenzioso.
cometa luminosa ha scritto:
(...)
>> Ma il punto � proprio questo: hai qualche altro controprova che si
>> tratti veramente di onde e non di un sistema che si comporta "come" un
>> insieme di onde pur non essendolo?
>
> Ovviamente no. Ma le interpretazioni possibili sono:
> 1) Interpretazione classica. Non si sa se sono onde o particelle o
> nessuno delle due, e comunque ci sono mille cose prive di buon senso
> (nota che non ho detto "senso comune" o "classico").
> 2) Sono particelle. Impossibile spiegare il fenomeno di interferenza.
> 3) Sono onde (interpretazione mia).
> 4) Sono particelle guidate dalle onde (Meccanica di Bohm)
> altre.
>
> Ognuno sceglie quella che preferisce.
E, se alla fine della contesa, gli unici dati di fatto che hanno reale
valore in MQ sono semplicemente *NUMERI* dipedenti soltanto dagli
ALGORITMI e non dalle idee o dalle rappresentazioni mentali di chi
quegli algoritmi li usa, tanto vale considerare tutto il resto una
semplice questione di gusti. Nella partita tra natura e intelligenza
umana, volta non solo a usarla ma soprattutto a *capirla*, la MQ � un
bello scacco matto a favore della natura. Il resto, imho, sono solo
chiacchiere.
Ciao
Piercarlo
Received on Tue Aug 21 2007 - 18:54:53 CEST
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