Re: equivalenza tra tensione e differenza di potenziale?

From: CarloS <profdalcin_at_gmail.com>
Date: Thu, 4 Oct 2018 12:10:49 -0700 (PDT)

Il giorno domenica 30 settembre 2018 22:25:03 UTC+2, Gino Di Ruberto IK8QQM - K8QQM ha scritto:
> Il giorno domenica 16 settembre 2018 16:20:03 UTC+2, LAB ha scritto:
> > In oltre trent'anni che gioco e lavoro con l'elettronica non mi sono mai
> > posto il problema di una possibile differenza e mi risultano
> > perfettamente sinonimi
>
>

> In elettrostatica, è assolutamente così: la differenza di potenziale tra due punti A e B, o tensione, sono la stessa cosa: il lavoro compiuto dal campo elettrico E per unità di carica lungo un qualunque percorso che unisce i due punti.
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> Con campi variabili nel tempo, il campo elettrico può non essere più conservativo (cfr. 3ª equazione di Maxwell), cioè il suo lavoro lungo un percorso che unisce due punti A e B può variare a seconda del percorso scelto, dunque non si può più definire univocamente un potenziale in ogni punto e quindi non si può parlare più di differenza di potenziale elettrico tra due punti;
>

> volendo si potrebbe parlare di tensione lungo un particolare percorso tra A e B, sempre come lavoro per unità di carica, ma essa cambierà in base al percorso scelto;
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> si può osservare anche una tensione non nulla lungo un percorso chiuso: esempio, prendiamo un'antenna costituita da un loop, la interrompiamo con un piccolo taglio in quello che chiamiamo "feed point" o "punto di alimentazione" e a ciascuna estemità tagliata connettiamo un morsetto; in ricezione, osserviamo, all'arrivo di un segnale, una tensione non nulla ai morsetti, nonostante siano collegati, praticamente, allo stesso punto; eppure il percorso della spira è chiuso. In elettrostatica, invece, il lavoro del campo elettrico lungo un percorso chiuso è nullo e nel feed point ci sarebbe un potenziale con un certo valore, che quindi sarebbe lo stesso per entrambi i morsetti, quindi la differenza ai morsetti sarebbe nulla (in elettrostatica, ai morsetti, hai una tensione nulla)
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> Tuttavia, a meno di non avere a che fare con antenne e affini che sono i circuiti a costanti distribuite per antonomasia, nella maggior parte dei casi, anche con tensioni e correnti variabili nel tempo, si considerano circuiti a costanti concentrate, cioè di dimensioni molto minori delle lunghezze d'onda dei campi variabili in gioco, o come si usa dire, si suppone di essere in condizioni quasi stazionarie, ossia si applica l'approssimazione che i campi varino lentamente nel tempo, per cui si possono ritenere ancora valide le leggi di Kirchhoff e il lavoro del campo elettrico (da non confondere con il campo elettromotore dei generatori, che non è MAI conservativo) lungo una linea chiusa viene considerato ancora nullo (pensiamo a quando applichiamo la 2ª legge di Kirchhoff in una maglia), pertanto ha ancora senso parlare di differenza di potenziale uguale alla tensione.
>
> IN SINTESI:
> Lab ha ragione nella maggior parte dei casi, cioè a meno di non avere a che fare con antenne e circuiti a costanti distribuite in generale.
> E' anche questo il riassunto del documento linkato da chi ha aperto il thread:
> https://goo.gl/8quHFF
>
> P.S.
> A proposito di tensioni ai morsetti di antenne a loop, però occorre una precisazione.
>

> Qundo si calcola il lavoro del campo elettrico lungo una linea, si ragiona sempre ad un istante fissato, muovendosi solo nello spazio, quindi il campo elettrico ha un valore fissato nei vari punti corrispondente all'istante fissato.
> Anche le equazioni di Maxwell sono scritte considerando un istante fissato.
>

> Questo è il motivo per cui, la circuitazione del campo elettrico lungo una linea chiusa, così definita matematicamente, è sempre uguale a
> - d Phi(B) / dt
>
> ( - derivata rispetto al tempo del flusso del vettore induzione magnetica B)
>
> ma, nella pratica, se misuro la tensione nel feed point di un'antenna a loop posso ottenere un valore diverso da
> - d Phi(B) / dt, se l'antenna a loop è abbastanza grande, poiché l'informazione deve avere il tempo di raggiungere il feed point.
> In un altro NG, considerai l'esempio di una ipotetica spira con un diametro di un anno luce:


> se ci sono dei campi variabili da un lato, la circuitazione di E ad un istante fissato dà un valore ben preciso, ma al feed point che eventualmente si trovasse dal lato opposto, si potrebbe dovere attendere un anno prima di misurare una tensione non nulla.
>
> Ciao.
> --
> Gino Di Ruberto, IK8QQM


Grazie, in sostanza è quello che volevo.
 Carlo.
Received on Thu Oct 04 2018 - 21:10:49 CEST

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