Bischerata...

From: Piercarlo <ramukreip_at_yahoo.it>
Date: Thu, 02 Aug 2007 22:38:23 +0200

Da tempo mi gira intorno una domanda da porvi sulla probabilit� in MQ e
cio� se la probabilit� di un evento pu� essere vista come una sorta di
forza essa stessa quantizzabile. In particolare mi � venuto da pensare
che se esistesse una sorta di "quanto minimo di probabilit�" questo
potrebbe funzionare come un meccanismo di discriminazione tra eventi
soggetti al dominio della meccanica classica da eventi soggetti al
dominio della meccanica quantistica. Ovvero, dove esiste una probabilit�
superiore a una data soglia allora esistono anche eventi non virtuali
che possono manifestarsi con aspetti aspetti quantistici mentre dove
questa soglia non � superata vale rigorosamente la meccanica classica
senza "se" e senza "ma".

Mi spiego meglio: se prendo per buona l'idea che la probabilit� possa
comportarsi essa stessa come una forza con tanto di campi e particelle
vettori di questa forza, allora esiste anche la possibilit� che questa
forza sia soggetta nelle sue manifestazioni al principio di
indeterminazione e che pertanto quest'ultimo fissi in un certo qual modo
anche i propri limiti di validit� ed esistenza. Detto in altro modo,
questo potrebbe aiutare a stabilire un confine quantificabile (o forse
anche misurabile, non spetta a me dirlo) tra ci� che � pertinente al
dominio della meccanica quantistica e ci� che ne � invece escluso perch�
  di probabiit� troppo bassa per attivare, se posso esprimermi in questo
modo, quella che a tutti gli effetti sarebbe una vera e propria soglia
di esistenza/non esistenza di un fenomeno fisico).

Lancio lo spunto discussione senza alcuna pretesa: l'idea mi � venuta
come estensione di riflessioni sull'omeopatia (!), la cui validit� �
contestata proprio in base all'esistenza di una soglia quantitativa che
definisce cosa � composto chimico dotato di una propria identit�
riconoscibile e riproducibile e cosa � invece un semplice guazzabuglio
di atomi pi� o meno mischiati a caso che, in quanto tale, non
rappresenta nulla di pi� che puro e semplice "rumore di fondo" chimico
senza particolari propriet� indagabili.
E, forse per la troppa anguria mangiata in questi giorni, mi � venuto da
pensare che magari anche per la faccenda "probabilit�" si poteva
ragionare in termini simili (cio� postulando l'esistenza di una soglia),
non fosse che per un particolare che mi ha sempre incuriosito: cio� che
  la "probabilit�" mi � sempre apparsa citata e riferita alla MQ come
una sorta di grandezza *continua e classica* della pi� bella acqua. E da
profano mi � venuto da chiedermi: non � che forse un po' di casini
derivano da questo "cuneo" di fisica classica inserito nel cuore della
MQ? Se anche la probabilit� venisse quantizzata e discretizzata non
andrebbero a posto un bel po' di controsensi che forse sono solo apparenti?

Con la speranza di non aver detto troppe fesserie...

Ciao
Piercarlo
Received on Thu Aug 02 2007 - 22:38:23 CEST

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