Giorgio Bibbiani ha scritto:
> "gnappa" ha scritto:
>> 1) se riempio il bicchiere in modo tale da avere moto uniforme,
>
> Questo non l'ho capito.
intendo che regolo la quantit� d'acqua in modo che il bicchiere abbia
una massa tale che il il suo peso, cio� la forza esterna applicata al
sistema, uguagli la forza d'attrito, in modo che data una velocit�
iniziale questo la conservi durante il moto. Non � la soluzione pi�
comoda perch� richiede diverse prove, per� se ci si riesce facilita i
conti per ricavare il coefficiente d'attrito.
Ho fatto questa osservazione perch� all'inizio avevo pensato di fare
cos�, poi, un po' per le difficolt� pratiche, un po' per l'attrito
dell'aria, ho pensato di lasciare che il moto fosse accelerato e
complicare i conti. Quindi mi interessa pi� il punto 2, ma qui volevo
una conferma del fatto che se il moto � uniforme, la descrizione �
indipendente dall'influenza della carrucola, che quindi pu� essere in
ogni caso trascurata.
> Da un punto di vista teorico mi sembra tutto OK, ho pero'
> qualche dubbio sull'applicabilita' di questo modello teorico
> al caso concreto: sei sicura che l'attrito con l'aria sia determinante
> nella soluzione del problema? [cut]
> In sostanza, se ad es. fittando i dati trovi che e' opportuno
> introdurre nel modello teorico un termine di attrito proporzionale
> alla velocita', come fai a sapere se e' l'attrito sul pezzo che
> striscia, o l'attrito viscoso, oppure l'attrito sull'asse della carrucola?
Io osservo che i dati si fittano bene con una parabola nei primi istanti
e con una retta alla fine, quindi giustamente il fatto di dover
introdurre un termine di attrito dipendente dalla velocit� non mi
permette di concludere che questo sia dovuto all'attrito dell'aria e non
a un termine dipendente dalla velocit� dell'attrito radente. Per� ho
fatto delle misure anche sostituendo al bicchiere una vite con dei
bulloni (di massa confrontabile con quella del bicchiere con acqua usata
nelle misure precedenti), quindi riducendo l'attrito dell'aria, e in
questi casi il moto si rappresenta benissimo con una parabola (almeno
per la durata del moto che ho osservato). Quindi ho concluso che il
termine dipendente dalla velocit� sia veramente dovuto all'aria.
> Quanto ho scritto non implica comunque che
> il risultato che hai ottenuto per il coefficiente di attrito
> radente non debba essere corretto :-)
non so, non ho trovato tabulato da nessuna parte il coefficiente
d'attrito tra carta da forno e acciaio :-)))
>
> Ciao
grazie e ciao
--
GN/\PPA
"E' meglio accendere una candela che maledire l'oscurit�"
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Received on Sun Jun 10 2007 - 18:54:06 CEST