Il 08 Apr 2007, 03:22, p4w_at_libero.it (popinga) ha scritto:
>
> Grazie a tutti, in particolare Tetis per il chilometrico post... ora �
> abbastanza chiaro, anche se poi thread ha preso una piega teorico-formale
> che non riesco pi� a seguire:)))
> Ho un altro dubbio, per�.
> Nel Modello Standard, il meccanismo SSB genera massa ai bosoni di gauge,
ma
> non ai fermioni (leptoni carichi, quark, neutrini).
Per le masse dei
> fermioni allora, nella lagrangiana del MS si aggiungono termini di
> accoppiamento Yukawiani tra il campo di Higgs e i campi fermionici, da cui
> derivano anche i vari termini di massa.
Anche le cariche elettriche non sono poi tanto giustificate,
per� esistono argomenti esterni al modello standard, oltre
all'evidenza sperimentale, che inducono a ritenere che sia
corretto usare solo la carica elettrica dell'elettrone e nessun
altra carica eventualmente incommensurabile. Per quanto
riguarda le masse, in particolare le masse dei quark, nessuno
sa ancora quale massa usare davvero. Ma le masse del modello
standard derivano dalla procedura di rinormalizzazione, secondo
formule empiriche sono in qualche modo predicibili.
> Il tutto non mi sembra molto elegante, in quanto ogni fermione ha bisogno
di
> una sua costante di accoppiamento ad hoc. Inoltre il modello non predice
le
> masse dei fermioni, ma viceversa la conoscenza sperimentale delle loro
masse
> permette di valutare l'intensit� (relativa) degli accoppiamenti tra questi
e
> il bosone di Higgs, e quindi calcolare decadimenti e sezioni d'urto (che
> risultano proporzionali al quadrato delle masse dei fermioni).
In verit� la situazione � davvero empirica, ma tieni presente che
si parte da una situazione in cui c'erano centinaia di masse da
dovere considerare, ad una situazione, dopo l'eightfold way di
Gell Mann, in cui il numero di parametri da misurare si � andato
progressivamente riducendo, con la misura delle masse dei
bosoni vettori i vincoli relativi sono andati ancora diminuendo,
una teoria che parte da campi linearizzati non pu� fare di meglio,
per ragioni teoriche legate alla rinormalizzabilit�. Quello che si sa
� che esiste ancora una grande quantit� di regolarit� nello spettro
delle masse della fisica delle particelle che non � completamente
spiegata dal modello standard. Tipicamente la formula basata
sulle rappresentazioni di SU(6), ad esempio, che funziona, prevede
bene le masse esistenti porta per� alla previsione di masse di
particelle mai osservate. Cosa significa che queste particelle non
sono state mai osservate? Che SU(6) non � un buon gruppo di
simmetria, o che non si � ancora capito qualcosa di fondamentale
della teoria dei campi?
> Ma � davvero necessario, da un punto di vista teorico, che il campo di
Higgs
> si accoppi anche ai campi fermionici? Oppure questo � davvero l'unico modo
> di "dare" massa ai fermioni? O piuttosto questo � l'unico modo di rivelare
> l'Higgs (e giustificarne la ricerca)?
Il campo di Higgs non � una necessit� teorica, ma un'ipotesi
molto naturale ed efficace partendo da una teoria con campi
linearizzati. Ovvio per� che un paradigma teorico differente come
quello delle stringhe porterebbe a vedere nell'intero schema
del modello standard un sistema piuttosto rudimentale, ma
non incompatibile, semmai deducibile. Cambierebbe l'interpretazione
del meccanismo di Higgs, ma in termini pratici non il modo di
funzionamento di linearizzazione delle lagrangiane efficaci.
> Inoltre, sempre ammesso che l'Higgs esista in natura, non potrebbe avere
> accoppiamenti dominati da "altre" particelle, "non-standard" e
difficilmente
> rivelabili (che so, neutralini, gravitoni, sneutrini, gravitini...) a LHC?
Certamente. Ma paradossalmente se anche queste ulteriori particelle,
che starebbero oltre il deserto supersimmetrico, dovessero esistere,
allora porterebbero una semplificazione piuttosto che una complicazione
del modello standard. La situazione tipica � che il meccanismo di Higgs,
ma con altri campi di Higgs, in una teoria supersimmetrica, darebbe massa
ai fermioni con meno costanti di coupling, una sola costante nel caso SO(10)
per
esempio. Aumentano in apparenza i modi di rompere questa simmetria, ma
non il numero di masse da conoscere, se si ammettono alcuni fatti empirici
come l'unificazione delle scale di accoppiamento di gauge,(in tal caso la
molteplicit� di scale dipenderebbe dal fatto che le running constant sono
differenziate dal meccanismo di rinormalizzazione), ampio deserto
supersimmetrico
(consistente con l'unificazione dei campi di gauge), e rarissimi eventi di
decadimento del protone (tanto rari che non sono mai stati osservati).
Questa � ovviamente una possibilit�, non una necessit�. Quando si parla
di modelli per la fisica sperimentale in continua evoluzione, si parla di
sistemi teorici ipotetico deduttivi, in cui le deduzioni sono spesso
incomplete e le ipotesi non sono scelte in modo necessariamente
minimale, man mano che le osservazioni si stabilizzano ed integrano
le une alle altre, le deduzioni vengono spinte avanti, e le ipotesi vengono
ridotte a pochi sistemi alternativi si ha un progresso cognitivo oltre che
predittivo.
> --------------------------------
> Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
>
--------------------------------
Inviato via
http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Tue Apr 10 2007 - 20:53:06 CEST