Michele Falzone ha scritto:
> Elio Pandolfini ha scritto:
> > Partivo dall'assunto, come ha fatto qualcuno in questo gruppo, che l'etere
> > esistesse e seguisse le leggi della meccanica dei fluidi. Ovviamente cio'
> > e' in contraddizione con i fatti sperimentali noti e dunque non ha niente
> > a che fare con costrutti teorici. Comunque il mio rilievo si riferisce
> > alla qualita' della descrizione teorica che si pretende di utilizzare.
> Non so se ti riferisci a me, ma nel mio caso specifico, a prescindere le
> mie convinzioni personalissime sull'etere, io parto dalla semplicissima
> considerazione che in un fluido reale
Ti ripeto la domanda: il tuo "fluido reale" e' classico o quantistico?
Tieni conto che alle basse temperature il comportamento di un fluido passa
da classico a quantistico e dunque il tuo "etere" quale comportmento
dovrebbe avere?
> il rapporto tra velocit� di
> propagazione longitudinale e velocit� di propagazione trasversale in un
> fluido sia costante e non pu� essere diversamente.
> Con questi presupposti, esiste una possibilit� che si creino due possibili
> onde sferiche stazionarie di natura opposta.
> Portando queste considerazioni su un presunto etere e ponendo il rapporto
> delle due velocit� a meno di 2PI pari alla costante di struttura fine, per
> le due onde sferiche, mi ritrovo esattamente il valore della carica
> elettrica e le due onde sferiche somigliano all'elettrone ed al protone.
> Questi sono i fatti e su questi fatti mi puoi contestare e non proclamando
> editti contro l'etere.
No questi non sono fatti ma tue elucubrazioni. Non hanno valore
scientifico mi spiace. Se questo fosse vero dovresti derivarmi l'equazione
di Dirac che descrive elettroni e quark e far vedere come da questi si
ottiene il protone (il protone non e' una particella elementare).
> Ritornando ai fatti, io non mi sono mai sognato di dire che una parte
> della fisica sia pi� importante e neppure che le relazioni della fisica
> quantistica siano sbagliate, tranne che su una sua particolarissima
> interpretazione che ancora non mi sento di comunicare, visto che merita
> ancora di essere approfondita.
Non mi pare. Tu dici che questa teoria dell'etere e' piu' fondamentale ed
e' a carico tuo dimostrarlo.
> Michele
Elio
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Received on Sat Mar 17 2007 - 12:33:30 CET