Siddharta ha scritto:
> Poi, cosa significa questa frase: "il piccione mi � venuto incontro a
> due volte la velocit� della luce? Ma ci� non � impossibile?" Se il
> piccione viaggia a v1<c e il 100-metrista a v2< c, indipendentemente
> dalle considerazioni sulla composizione delle velocit�, il piccione si
> muove a v1 (ma magari mi sfugge qualcosa).
Quando si parla di velocita' di un oggetto si deve sempre precisare
prima *rispetto a quale sistema di riferimento*.
Se io sto in un treno che va a 100 km/h, e mi metto a correre nel
corridoio, la mia velocita' _rispetto al treno_ avra' un valore, ma
_rispetto ai binari_ avra' un valore diverso.
Appunto perche' treno e binari sono due diversi sistemi di
riferimento.
> Perch� dice di considerare "un sistema di riferimento coincidente con
> la mia persona"?
Si', no e' detto bene, anche se si capisce che cosa intende.
Avrebbe dovuto dire "un sdr _solidale_ con la mia persona".
> Il riferimento dovrebbe essere il luogo dove avviene la gara.
Non necessariamente. Come rif. puoi prendere quello che vuoi: la
pista, un'auto che corre affiancata al centometrista, un'altra auto
che corre affiancata al piccione, ecc.
In ognuno di questi rif. il centom. e i piccione avranno velocita'
differenti.
La domanda e' proprio: come cambia la velocita' di un corpo che si
muove, a seconda del rif. dal quale la si misura?
L'idea per noi intuitiva e' che per passare da un rif. a un altro si
debba fare una semplice addizione (o sottrazione). La relativita'
insegna che non e' cosi'.
Dinche tutte le velocita' in gioco sono picccole rispoetto a c, la
regola della somma va bene; ma quando ancheuna sola delle velocita' si
avvicina a c, le cose cambiano.
> I due si scontrano e del piccione e del centrometrista, a quella
> velocit�, non si dovrebbe trovare pi� nulla di visibile ad occhio nudo
> .-)
Questo e' poco ma sicuro :-)
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Elio Fabri
Received on Sun Mar 18 2007 - 20:44:58 CET