Il 05/04/2019 18.23, Tommaso Russo, Trieste ha scritto:
...
>> Salvo errori, a me insegnarono a distinguere tra sistema di
>> riferimento e sistema di coordinate:
>
> Certo che sono distinti, in un riferimento puoi cambiare a volontà
> sistema di coordinate (basta che il nuovo che scegli sia immobile
> rispetto al precedente) e il riferimento rimane lo stesso.
Io intendevo piuttosto che si può descrivere compiutamente
un moto anche solo in presenza di un riferimento, senza bisogno
di introdurre un sistema di coordinate.
Poi, non so cosa significhi esattamente che un sistema di coordinate
sia "immobile" rispetto a un altro.
>> è idealmente possibile descrivere un moto (per semplicità di un
>> p.m. di prova) relativamente a un dato riferimento anche senza
>> definirvi un sistema coordinato, basta associare a ogni evento E
>> lungo la linea di universo del p.m. un appropriato evento E'
>> relativo al riferimento tale da identificare univocamente E,
>
> Ma così, per predisporre un laboratorio, devi dotarlo di un numero
> enorme di eventi futuri E', densi nella zona di spaziotempo in cui
> effettuerai le misure...
Diciamo densi non in senso matematico, ma quanto basta in
funzione della precisione richiesta delle misure; del resto
anche introducendo un sistema di coordinate _denso_ nello
spaziotempo poi di fatto le misure cinematiche reali sono
affette da un qualche errore minimo dipendente dal processo
di misura, in Fisica gli errori sono ineliminabili ;-).
> e come fai a descrivere la posizione degli E'?
Non serve descriverla rispetto a qualcos'altro, sono
loro stessi che danno le informazioni sul moto.
>> cioè ad es. se studio il moto di una boccia che striscia sulla
>> sabbia nel riferimento della spiaggia posso associare a ogni evento
>> lungo la linea di universo della boccia quello per cui la sabbia
>> viene spostata dal passaggio della boccia (se ovviamente mi basta
>> la precisione garantita da tale metodo di misura...).
>
> Si, chiaro. La spiaggia "ricorda" le posizioni assunte dalla boccia
> durante il suo moto, ossia la traiettoria.
Non è solo la traiettoria, gli eventi E' per cui la boccia smuove
la sabbia informano anche sul "quando" oltre che sul dove.
>Ovviamente, se ti
> interessa ricostruirne la linea universo per misurare anche velocità
> e accelerazioni, dovrai associare a ogni punto della traccia anche
> una timestamp dell'evento che l'ha generato (e già qua introduci una
> coordinata...),
Non necessariamente, per misurare velocità ecc. basta che
la boccia sia un orologio (misura il suo tempo proprio tau,
o un qualche parametro funzione monotòna di tau), ciò
non richiede di definire una _coordinata_ temporale
associata a un riferimento, dopodiché si può usare tau per
parametrizzare la linea di universo della boccia (sequenza
degli eventi E'), e ricavare il vettore (nello spaziotempo)
velocità dE'/d(tau) ecc..
> e poi misurare distanze, p.es. di 3 punti
> consecutivi, e angoli, fra due segmenti consecutivi. Cosa possibile
> anche in assenza di coordinate.
>
> Ma questo io non lo chiamerei "riferimento", piuttosto "preparazione"
> (set up) per l'esecuzione di una determinata misura. Un riferimento
> dovrebbe consentire l'esecuzione di molte altre misure, e in
> particolare di determinare la posizione relativa al riferimento di
> eventi che accadono *ovunque* nello spazio circostante, anche 20
> metri sopra la spiaggia, in mare, nello spazio. Un sistema di
> coordinate mi consente di "prolungare" i riferimenti materiali del
> corpo rigido prescelto per fissarlo, e non vedo altri modi per
> farlo.
...
Invece della sabbia considera un nugolo fitto di corpuscoli
in sospensione nell'aria, la boccia durante il suo moto li
urta in corrispondenza agli eventi E' ecc. ecc., in linea
di principio il procedimento si può estendere a tutto lo
spaziotempo, considerando diversi tipi di interazioni e
di eventi, ad es. nello spazio interstellare la boccia
diffonde la radiazione di fondo e ogni diffusione corrisponde
a un evento E' ecc. ecc..
Ciao
--
Giorgio Bibbiani
(mail non letta)
Received on Fri Apr 05 2019 - 21:27:34 CEST