wale ha scritto:
>> La corda e' ferma: il secondo principio mi garantisce che la risultante
>> delle forze applicate e' nulla.
>> Dato che da una parte c'e' la forza degli uomini, dall'altra ci sara'
>> necessariamente una forza opposta, e non importa chi la produce: se
>> l'albero o altri uomini.
>> Percio' la corda nei due casi si trova nelle stesse condizioni.
>>
>> Come vedi, non ho usato il terzo principio.
>
> Si che l'hai usato. Se ci sono due forze e la risultante � nulla c'�
> l'azione e la reazione.
No, risultante nulla significa che la somma vettoriale delle forze
*agenti sulla corda* � nulla, cio� in questo caso, visto che le forze
applicate sono due, hanno stesso modulo e direzione, e verso opposto.
Il terzo principio mette in relazione forze applicate a oggetti diversi.
Il terzo principio lo useresti per dire, ad esempio, che se abbiamo
concluso che l'albero esercita sulla corda una forza di modulo F, allora
la corda esercita sull'albero una forza di modulo F, stessa direzione e
verso opposto. Questo vale sempre, anche in condizioni non statiche. In
condizioni statiche sai in pi� che F � anche il modulo della forza
esercitata dagli uomini sulla corda, ma questo non c'entra con il
principio di azione e reazione.
E poi il 3�, cos� come il 1� � contenuto nel 2�.
Non � vero che il 3� � contenuto nel secondo, il 3� implica delle
interazioni a distanza istantanee, e questo non � contenuto nel 2�.
Infatti puoi costruire una dinamica con i primi 2 ma senza 3� principio,
ad esempio la dinamica relativistica.
--
GN/\PPA
"E' meglio accendere una candela che maledire l'oscurit�"
http://amnestypiacenza.altervista.org
Received on Fri Jan 12 2007 - 09:59:50 CET