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From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Sat, 09 Dec 2006 00:27:11 GMT

Il 08 Dic 2006, 13:42, Soviet_Mario <Soviet_at_MIR.CCCP> ha scritto:
> Josef K. ha scritto:
> > On Tue, 5 Dec 2006 02:46:20 +0000 (UTC), "Tetis"
> > <gianmarco100_at_inwind.it> wrote:
> >
> CUT ALL
>
> il resto del tuo post era interessantissimo (specie il cenno al
> LET delle diverse radiazioni e particelle).
> Ma questo dato finale mi ha sospreso :
>
> >
> > Non ho tanto capito questo discorso, comunque a spanne credo che 7000
> > miliardi di cellule siano pi� di quanto ne abbiamo nell'organismo.

Abbiamo circa dieci volte tanto di cellule.
La stima pi� corretta � 35 mila miliardi.
Di queste per� solo 3.5 mila miliardi sono
cellule tissutali. Il resto sono cellule ospiti,
principalmente flora intestinale, batteri, e tant'altro,
per dire che 7 mila miliardi di cellule sono tante mi
ero basato sulla circostanza che abbiamo circa
100 miliardi di neuroni e che i neuroni sono le
cellule pi� voluminose che abbiamo. Il tasso di
ricambio sarebbe di 30 milioni di cellule al secondo,
che quindi in un ora sarebbero circa cento miliardi.
Su questo dato i siti in lingua inglese riportano
mediamente la met� delle cellule riportate dai
siti in lingua italiana che dicono 60 mila miliardi.


> che genere di stima hai fatto ?
> (nel senso, hai supposto di considerare cellule tondeggianti di
> quale diametro medio, per ottenere un dato di confronto) ?
>
>
> Io ho provato a supporre cellule sferiche di diametri medi di
> 100 e 50 micron (forse ho ecceduto, non ricordo bene), ottenendo
> rispettivamente, per individuo di 50 kg (mingherlino) :
>
> 95'492'965'855 cellule
>
> 763'943'726'841 cellule
>
> (la seconda � un ordine di grandezza inferiore, in effetti, alla
> soglia che dicevi).
> In ogni caso tu che ipotesi avevi fatto ?

Non ho capito a chi stai rivolgendo la domanda.
Comunque oltre al conteggio delle cellule mi
ero basato sull'affermazione giornalistica riportata
da Zimmermann che 1 milli Curie di Polonio 210
� letale in pochi giorni.

> ciao
> Soviet
>
>
> > In ogni caso la non pericolosit� delle alfa per irradiazione esterna
> > (poi dipende dalle dosi) dipende dal fatto che il range delle alfa in
> > natura non � tale da arrivare da superare lo strato di cellule morte
> > che compone la parte esterna della pelle (circa 70 micron). La
> > pericolosit� interna dipende dal fatto che la pelle all'interno
> > dell'organismo non c'�...

Rimango dell'opinione che una conoscenza delle
energie liberate, come anche dei processi di ionizzazione
generici causati da sorgenti esterne ed isotrope ha poco
a che vedere con la valutazione degli effetti di una
intossicazione, per cui una conoscenza dettagliata della
biochimica dell'elemento � importantissima. Rigiro
allora a Soviet la domanda implicita, anche se comunque
penso che le competenze necessarie siano pi� propriamente
di biochimica. C'� da considerare che se per qualche ragione
quel metallo tendesse ad accumularsi in settori cellulari privilegiati
ovviamente quei settori cellurari risulterebbero compromessi
pi� velocemente. Ci sono ragioni chimico fisico per pensare
che questo avvenga a fronte di una diffusione uniforme?

>

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Sat Dec 09 2006 - 01:27:11 CET

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