Sergio ha scritto:
> ...
> Beh un attimo, le onde elettromagnetiche si propagano nello spazio
> vuoto visto che l'etere non esiste. E se *accettiamo* di usare un
> "concetto" come quello di onda che si propaga in un mezzo come il
> vuoto, significa che il mezzo (in questo caso il vuoto) si "perturba"
> o si "deforma" un po' come succede con le onde in un fluido.
> Altrimenti mi spieghi come farebbe quest'onda a propagarsi?
> O forse parliamo di aria fritta...
marcofuics ha scritto:
> ...
> Dunque, devi sapere che l'onda non e' una perturbazione dello spazio
> ma una perturbazione del campo elettromagnetico, che e' cosa diversa.
> Stando alla nostra base-di-conoscenza il campo e-m esiste di per se'
> come una entita'. Tale campo si lega a 2 cose: le cariche e lo spazio
> (spaziotempo). Per le prime si parla di "sorgente del campo", per il
> secondo si parla di "scenario" nel quale il campo si manifesta.
> Quando il campo e-m esite, esso in teoria esiste dappertutto. Perche'
> il campo esista c'e' bisogno di una sorgente, devi ammettere
> l'esistenza di una carica in un punto. Dopodiche' se tu acceleri di un
> tot la carica, tale perturbazione si trasferisce nello spazio
> limitrofo attraverso una oscillazione del campo e-m, in maniera da
> rispettare le equazioni di Maxwell.
> Questa e' l'onda e-m: il trasferimento dell'energia attraverso lo
> spazio sfruttando come mezzo il campo e-m.
Non considero i vostri post successivi a questi, perche' non mi sembra
abbiano aggiunto niente di utile.
In questi due post invece c'e' gia' parecchia carne al fuoco e diverse
questioni che vale la pena di esaminare.
Mi pare che Sergio abbia ragionein questo: secondo la fisica classica
un'onda e' una perturbazine che si propaga in un mezzo. Cosi' erano
fatte tutte le onde conosciute priam di quelle e.m., e cosi' vennero
intese anche le onde e.m., chiamando "etere" il loro misterioso mezzo.
I guai cominciano quando ci si deve convincere che l'etere non
esiste...
A questo punto Sergio pensa di cavarsela dicendo che allora il mezzo
delle onde e.m. e' il "vuoto".
Il difetto di questa posizione e' che non si sa che cosa esattamente
sia questo vuoto...
Poi mi sembra che Sergio identifichi il vuoto con lo spazio (sotto
l'influenza, presumo, della RG) il che rischia da aggiungere
confusione.
Nella fisica ante-RG lo spazio non e' un'entita' fisica: e' qualcosa
di precedente e non analizzato, il "teatro" dei fenomeni, ma non e' il
mezzo di alcunche'.
E' chiaro che la situazione e' poco soddisfacente, e forse per questo
viene lasciata cautamente in disparte, e non se ne parla :)
Non direi pero' che marcofuics risolva meglio la questione quando dice
che "l'onda non e' una perturbazione dello spazio ma una perturbazione
del campo elettromagnetico, che e' cosa diversa".
Non sono d'accordo: sempre secondo la fisica classica (e.m.
maxwelliano) un'onda e.m. e' un particolare tipo di campo e.m.; non e'
qualcosa che "perturba" un campo preesistente!
Possiamo benissimo parlare di assenza di campo, se in una certa
regione di spazio E=0, B=0.
Si puo' indicare questa situazione col nome di "vuoto"? Difficile
rispondere: nella fisica classica il termine "vuoto" non haun
significato preciso e consolidato.
Se ho insisitito cosi' spesso co la clausola "fisica classica" e'
perche' le cose cambiano radicamlente con l'avvento della fisica
quantistica, e ancor piu' con la teoria quantistica dei campi.
In questo ambito:
a) Il campo e.m. e' visto come "fotoni" e in questo senso non si sente
piu' il bisogno di un mezzo, anzi la propagazione nel "vuoto" appare
naturale.
b) Il termine "vuoto" acquista un significato tecnico preciso (sul
quale pero' si fa spesso un immenso casino, e non solo nella
divulgazione). Vuoto in QFT significa un particolare stato del
sistema-campo: quello di minima energia, assenza di particelle, e
altre proprieta' che non sto a elencare.
--
Elio Fabri
Received on Sat Nov 18 2006 - 21:28:43 CET