Su questi principi che personalmente condivido in pieno, ci sono arrivato
anche io, lavorando come progettista meccanico a fianco dei fisici della
fusione calda, vedendo tutte le implicazioni tecnologiche che comporta
applicare questa scienza qui sulla terra, ho cominciato ad elaborarmi mie
idee, studiando su dei testi pi� svariati, e sono arrivato a scrivere un mio
prpgetto di ricerca "energia dai cristalli", che consiste nell'estrarre
energia intesa come emissione di particelle o meglio frequenze sub-atomiche
mettendo in condizioni di criticit� controllata strutture cristalline tipo
quarzi mediante il fenomeno della risonanza generato da onde sub-soniche, da
notare che solo alla fine della stesura di tale progetto ho scoperto che
poteva essere letto come una via per arrivare alla cos� detta fusione
fredda; ad oggi non abbiamo ottenuto nessun appoggio per cominciare la
sperimentazione, in cambio abbiamo ottenuto derisione e altro.....
Il 19 Nov 2006, 17:46, Giorgio Pastore <pastgio_at_univ.trieste.it> ha scritto:
> Elio Fabri wrote:
> ...
> > Mi pare che Sergio abbia ragionein questo: secondo la fisica classica
> > un'onda e' una perturbazine che si propaga in un mezzo. Cosi' erano
> > fatte tutte le onde conosciute priam di quelle e.m., e cosi' vennero
> > intese anche le onde e.m., chiamando "etere" il loro misterioso mezzo.
> > I guai cominciano quando ci si deve convincere che l'etere non
> > esiste...
>
> OK. Pero' dipende dal significato che si attribuisce al termine
> perturbazione. Se si intende che l' onda e' una "perturbazione" nel
> senso di "modifica" va bene. Ma se ci si aggiunge anche il significato
> di "lineare" o "piccola", allora non concordo.
> ...
>
> > Non direi pero' che marcofuics risolva meglio la questione quando dice
> > che "l'onda non e' una perturbazione dello spazio ma una perturbazione
> > del campo elettromagnetico, che e' cosa diversa".
> > Non sono d'accordo: sempre secondo la fisica classica (e.m.
> > maxwelliano) un'onda e.m. e' un particolare tipo di campo e.m.; non e'
> > qualcosa che "perturba" un campo preesistente!
>
> Se studiamo le vibrazioni di una corda, l' onda non e' forse la
> deviazione dal segmento di retta che costituisce la configurazione di
> minima energia ? Se prendiamo un riferimento cartesiano con l' asse x
> allineato alla corda e consideriamo onde polarizzate nella direzione y,
> il campo di spostamenti che viene preturbato dall' onda e' y(x)=0.
> In questo senso e' lecito parlare di onda come "perturbazione del campo
> di spostamenti" e, analogamente nel caso elettromagnetico. E' chiaro
> che o siamo nel caso imperturbato (y(x)=0) o in quello perturbato e
> quindi in presenza dell' onda y(x,t) e in nessun caso l' onda potra'
> essere considerata piccola rispetto al valore del campo imperturbato.
>
> E poi, tytto sommato mi sembra anche corretto comemodo di dare un'
> "immagine" direta di cosa sia un' onda elettromagnetica. Se il campo
> (nel caso classico) e' il mediatore della forza tra sorgente e carica
> di prova, se ho una carica di prova immersa in un campo e.m. statico,
> so che qualsiasi variazione nel tempo delle sorgenti indurra' prima o
> poi una variazione (perturbazione) della forza sulla carica di prova.
>
> Percio' considereri corretta la definizione di marcofuics, almeno in
> ambito classico.
>
> Giorgio
>
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Received on Mon Nov 20 2006 - 10:04:04 CET