Re: modello di carica di una sfera
On Tuesday, May 14, 2019 at 2:54:02 PM UTC+2, El Filibustero wrote:
> On Tue, 14 May 2019 11:01:13 +0200, Paolo Russo wrote:
>
> >Ma cosi' non e`. q2*Delta V da` 26.96 J contro i 47.18 J
> >dell'integrale. Il problema e` che a mano a mano che
> >trasferisci parte della carica q2 sulla sfera, la carica
> >di quest'ultima aumenta sensibilmente, e con essa il
> >potenziale contro cui lavorare per trasferire il resto della
> >carica. Questo dettaglio sarebbe trascurabile, e i due
> >metodi darebbero lo stesso risultato, per q2<<q1, ma qui e`
> >addirittura q2>q1.
>
> Direi di no. Non dovrebbe esserci differenza tra i due metodi, in
> quanto nel trasferimento frazionato non hai preso in considerazione il
> fatto che la carica residua ancora da trasferire *aiuta a spostarsi*
> -- repellendola -- quella frazione di carica in fase di trasferimento.
>
> Se considerassimo nell'integrale il lavoro compiuto da questa
> repulsione, i risultati dovrebbero essere identici, dato che per la
> conservativita' del campo elettrico il lavoro compiuto dovrebbe
> dipendere *esclusivamente* dalle configurazioni geometriche iniziali e
> finali delle cariche. Ciao
L'ipotesi standard nel "trasferimento frazionato" e' che la carica q2 inizialmente sia lontana da q1 e anche distribuita in maniera tale che non ci sia interazione apprezzabile fra le varie parti di q2; cioe' devi fare lavoro per aggregarla. Nel calcolo dell'OP (che non ho controllato :-) ) mi pare sia cosi' ...
Sono ovviamente d'accordo che se la configurazione iniziale e finale sono le stesse il contributo e' nullo.
Received on Tue May 14 2019 - 17:53:37 CEST
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