Re: luminosità di una immagine

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Wed, 24 May 2006 20:55:43 +0200

Angelo ha scritto:
> ...
> Insomma: la questione della stella stabiliva una correlazione tra
> direzione di propagazione dell'onda piana proveniente da ciascuna
> stella e posizione della stella nella scena celeste: questa
> correlazione _non_ � necessaria.
Eh no, invece e' necessaria... Vedi dopo.

> Avendo un oggetto pi� vicino che illumina lo specchio o la lente con
> onde non piane, con raggi non paralleli, ma divergenti, le cose non
> cambiano: la TdF d� i medesimi risultati, ma bisogna riferirsi questa
> votla al piano coniugato e non a quello che passa per la focale.
> Dai, ti prego, dimmi che ho capito e mettimi un bel voto al riassunto
> ;-)!
Ti posso anche mettere un bel voto, perche' quello che hai capito male
non e' colpa tua. :-)
Pero' debbo dirlo: la TdF funziona *solo* con sorgente all'infinito.
Con sorgente al finito il meccanismo e' simile ma le funzioni base da
usare sono diverse.
E' proprio per questo che avevo preso le stelle...

> Senti Elio, io non posso far altro che ringraziarti per tutto il
> preziosissimo aiuto che mi stai dando. So che devi dividerti tra tanti
> thread ed ognuno porta via tempo.
Non ti preoccupare: per me e' una spegcie di ginnastica.
Invece di andare in palestra, seguo i NG :-))

> ...
> Questo in pratica. Ma in teoria? Non lo so! Lo chiedo a te con una
> domanda secca che non merita pi� di una risposta secca. ;-)
Tutto quello che precede in questo secondo post, ti confesso che l'ho
letto molto di fretta.
Mi pare che funzioni, ma di piu' non posso dire.

> Domanda: siamo partiti dalla conoscenza di E in fuzione del tempo e
> dei punti dello spazio. Non ci siamo posti il problema di come
> ottenere E:abbiamo solo detto che in teoria si possono fare delle
> valutazioni e che in pratica si possono fare delle stime. E' possibile
> affermare lo stesso in MQ? Cio�: si pu� giungere _teoricamente_ agli
> stessi risultati a cui siamo giunti con l'EM classico partendo da una
> qualche valutazione teorica o stima pratica, chess�, degli stati dei
> fotoni, delle funzioni d'onda, ecc.? Probabilmente bisogna valutare le
> cose in temrini probabilistici, ma credo che su un grosso numero di
> fotoni dovremmo ritrovarci con i conti "classici".
In realta' la relazione tra la descrizione ondulatoria e i fotoni e'
piu' sottile: non e' solo questione di probabilita'.

Considera che le onde classiche hanno anche una fase, che e'
essenziale per tutto: non solo per l'interferenza, ma anche per la
formazione delle immagini nel nostro telescopio.
Ora accade una cosa che prob. ti sconcertera': se prendi uno stato
del campo e.m. con un numero di fotoni definito, la fase del campo
e' *completamente indeterminata*.
Grosso modo, tra fase e n. di fotni vale una relazione
d'indeterminazione.

Una conseguenza e' che la migliore approssimazione quantistica
all'onda classica e' quello che si chiama uno "stato coerente", in cui
il numero di fotoni ha una larga distribuzione (di Poisson) con
precise relazioni di fase tra gli stati con numeri diversi.
Solo al limite, per onde molto intense (moltissimi fotoni) questa
incompatibilita' si attenua.
                                       

-- 
Elio Fabri
Received on Wed May 24 2006 - 20:55:43 CEST

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