Re: Nuovo thread sulla cosiddetta "dilatazione del tempo". (LUNGO)

From: AP <phj_at_abc.tt>
Date: Thu, 18 May 2006 23:32:34 +0200

"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:4d40kqF18gl73U6_at_individual.net...
>> AP ha scritto:
>> s�, s�, lo so bene che gi� quando vado in autobus il mio orologio non
>> � pi� sincronizzato (trascuriamo la precisione degli strumenti) con
>> quello della banca o della farmacia che vedo dal finestrino. mi �
>> scappato l'aggettivo terrestre, perdonatemi :-)

> E perche' non dici invece che e' quello della banca che non e' piu'
> sincronizzato con il tuo?

questo � un cavillo da azzeccagarbugli, per il gusto di bacchettare -:). in
tribunale il presidente avrebbe scosso la testa -:) se il mio orologio non �
pi� sincronizzato con quello della farmacia, quello della farmacia non sar�
pi� sincronizzato con il mio. se x � diverso da x', bisogna anche dire che
x' � diverso da x o � ridondante? mi sfugge qualche particolare?



>
>> non esiste soprattutto il concetto di tempo avulso da quello di
>> movimento... quello sul tempo � un discorso complesso che implica,
>> soprattutto, considerazioni circa le caratteristiche
>> dell'"osservatore" per eccellenza: l'uomo. oltre agli aspetti
>> neurobiologici, contano anche quelli culturali. ritengo che sia un
>> concetto del quale forse solo la fisica potrebbe fare a meno senza
>> grossi contraccolpi...
> Posso solo dire che tu non hai proprio capito che cosa e' il tempo per
> i fisici.
> Forse un reset sarebbe utile anche a te...


riesci a comprendere un testo che non parli di gravitoni e gemelle kesler
che viaggiano sulle astronavi? ho qualche serio dubbio -:) quello che volevo
dire � semplicemente questo. il tempo � uno degli argomenti filosofici pi�
controversi, da sempre. la fisica ne da una definizione eludendo il problema
filosofico sull'essenza del tempo e sulla sua natura oggettiva/soggettiva.
misura la distanza tra due eventi, considerando un altro evento che si
manifesta con una frequenza regolare. prima di einstein si pensava che il
comportamento che definisce la "misura" restasse uguale in tutti i sistemi
di riferimento. punto.
la fisica ha dato una definizione che prescinde da considerazione di
carattere filosofico sulla natura e il carattere di oggettivit�/soggettivit�
del tempo.
la fisica potrebbe chiamare questa cosa in modo diverso (invento: propriet�
di movimento) senza che crolli nulla delle teorie che conosciamo, proprio
perch� avendone data una certa definizione non � condizionata da altro tipo
di speculazione sul significato "culturale" e filosofico (lineare in
occidente, circolare nelle filosofie orientali) del fattore tempo. che per�
esistono!
Sant'Agostino diceva "Che cos'�, allora, il tempo? Se nessuno me lo chiede,
lo so; se dovessi spiegarlo a chi me ne chiede, non lo so"
Per Kant "Il tempo � quindi unicamente una condizione soggettiva della
nostra (umana) intuizione (la quale � sempre sensibile, in quanto cio� noi
siamo modificati da oggetti), e in s�, fuori del soggetto � nulla".
questi sono problemi cui non � "costretta" a rispondere la fisica, proprio
perch� ne ha dato una definizione che prescinde da tali considerazioni.
se mi dici che non � cos�, controdeduci. se invece sei sostanzialmente
d'accordo, allora rifletti bene prima di partire in quarta -:)
nel primo caso, tuttavia, ho qualche serio dubbio che tu abbia chiaro cosa
sia il tempo al di fuori delle teorie fisiche...


> --
> Elio Fabri
>
Received on Thu May 18 2006 - 23:32:34 CEST

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