Il 01 Mag 2006, 21:29, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> ha scritto:
> Tetis ha scritto:
> > E, cp grandezze quadrivettoriali, ovvero
> > ...
> Mi sa che non ci siamo capiti...
> Il nostro non sa niente di quadrivettori: conosce solo la formula di
> P(m,v).
> --
> Elio Fabri
Ah, in tal caso mi trovo nelle peste. Non ho idea di come si
potrebbe spiegare l'idea di Lorentz, Poincare', Einstein
senza questa base. Dire che c'e' un invariante ex abrupto?
Da dove vien fuori? Pero' che l'impulso e' un vettore, come
la posizione e che come le trasformazioni di Lorentz mescolano
spazio e tempo cosi' anche mescolano impulso ed energia,
analogamente a come le rotazioni mescolano componenti
diverse delle coordinate mi sembra proponibile, pero' mi sembra
la stessa cosa senza chiamarla esplicitamente per nome.
D'altra parte anche per l'invariante dopo questo processo
analogico diventa piu' naturale pensare all'intervallo di
tempo proprio come analogo della lunghezza. Ed alla
massa invariante come magnitudine del quadrimpulso.
Alla fine i dati sperimentali danno supporto al tutto, si
spiega il mistero della diversa inerzia all'accelerazione
trasversa rispetto all'accelerazione longitudinale, occorre
dire che Einstein, pure se era Einstein ci impiego' un poco
d'anni a trovare questa sintesi (pure se la porto' ben lungi
da dove giungo io). Penso che leggerne poi gli articoli originali
dia sempra coraggio e soddisfazione, no?
--------------------------------
Inviato via
http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Tue May 02 2006 - 19:01:10 CEST