Re: Einstein, l'imbianchino e la molla

From: Luigi Fortunati <fortunati.luigi_at_gmail.com>
Date: Thu, 27 Jun 2019 12:29:32 +0200

pelobianco pelo mercoledì 26/06/2019 alle ore 16:23:02 ha scritto:
> In effetti mettendo le due sfere ci sarebbe da tribolare un bel po prima di
> orientarle nella direzione di caduta giusta, nello spazio 3D ..però tornano
> meglio per mettere delle formule
>
> https://i.postimg.cc/C1cmPHLQ/eistein.png
>
> Io ho prima calcolato le forze di gravità agenti su ciascuna sfera, che
> quindi ho sommato, come ho sommato le due masse delle sfere ricavando l'
> accelerazione comune
>
> ...quindi data l'accelerazione comune, per la sfera più distante ho ricavato
> la forza necessaria per quella accelerazione, alla quale ho sottratto la
> forza di gravità calcolata in precedenza per quella sfera ..trovando la
> tensione del filo letta dal dinamometro
>
> ..tensione che andrebbe crescendo in modo esponenziale man mano che le due
> sfere si avvicinassero alla terra come nel grafico...
>
> ..ma il discorso purtroppo non finirebbe qui...

A me sembra che nel tuo lavoro (molto ben fatto) ci sia già tutto.

La forza F2 sulla sfera più vicina è MAGGIORE della forza F1 che agisce
sulla sfera più lontana, perché la distanza r2 è MINORE della distanza
r1.

Che la differenza tra F1 ed F2 sia esigua come avviene in prossimità
della Terra o che sia enorme come avviene in prossimità di un buco nero
è poco importante, quel che conta è che la differenza tra le due forze
non sia nulla.

E' questa differenza che genera una forza NETTA sul dinamometro e
questa forza NETTA rende il riferimento caduta libera NON INERZIALE.
Received on Thu Jun 27 2019 - 12:29:32 CEST

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