"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> wrote in message
news:e1m5rc$52t$1_at_newsreader1.mclink.it...
> Bruno Cocciaro ha scritto:
> > Perche' qui non stiamo parlando di misurare una frequenza "qualsiasi".
> >
> > Se mi mettessi sul ciglio della strada a misurare la frequenza media,
> > nu, con la quale passano le automobili allora si', mi basterebbe un
> > solo orologio e la misura sarebbe non convenzionale.
> > Ma qui stiamo parlando di fotoni, che so, ho a disposizione un
> > orologio e un laser. Il problema e': a seguito di quale processo di
> > misura potrei dire di aver misurato la frequenza?
> Scusa, sei d'accordo che la frequenza di una stazione TV si puo'
> misurare?
Si' certamente sono d'accordo su questo, se con frequenza intendiamo
l'inverso dell'intervallo di tempo necessario affinche' l'onda ricevuta
passi da un massimo al successivo.
> Anche quelli sono fotoni...
Si' ... pero' e' un'onda, non e' un fotone. Io pensavo ad apparati
sperimentali nei quali l'interazione sara' anche con tanti fotoni, pero'
"uno alla volta" (come le automobili che osserviamo passare una alla volta).
In questi casi mi pare che l'unico significato che si potrebbe attribuire
alla frequenza del singolo fotone sia il rapporto
c/L, con L=lunghezza d'onda e c=velocita' di andata e ritorno. Con cio'
intendo che la frequenza non sarebbe direttamente misurabile (non saremmo in
grado di osservare un qualche fenomeno ripetersi nel tempo per indurne la
frequenza dalla misura del periodo), pero' *permane il fatto* che, dandole
quel significato, la frequenza sarebbe certamente non convenzionale. Cioe',
correggendo quanto precedentemente affermato, non e' vero che per parlare di
frequenza si deve necessariamente affrontare il tema della convenzionalita'.
Dandole quel significato, e' talmente vero che non e' convenzionale che,
come fai notare tu, possiamo anche misurarla, almeno per quanto riguarda le
onde. E le misure di ni e L confermano che le due grandezze sono legate
dalla relazione ni=c/L (cioe' nel tempo che passa fra la ricezione di due
massimi consecutivi, un fascio di luce percorre L/2 e torna indietro).
I problemi legati alla convenzionalita' nascono quando si parla di fase f:
f = (omega/c, k) M (ct, x)
dove M e' la matrice della metrica.
L'equazione vista sopra, come tutte le equazioni fra tensori, cambia forma
cambiando sincronizzazione, in particolare cambia la prima componente del
vettore d'onda. Pero', se anche in sincronizzazione standard la prima
componente del vettore d'onda coincide con omega/c, sta di fatto che il
significato che usualmente si da' a omega/c non e' quello di "prima
componente del vettore d'onda". Quindi si puo' parlare di omega, senza
barare, anche ignorando il fatto che "la prima componente del vettore
d'onda" e' convenzionale.
> Elio Fabri
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Wed Apr 19 2006 - 16:41:17 CEST