Sulle onde gravitazionali, was fotone
Ciao *
Dal post sulla massa del fotone mi sposto qui......era divenuto troppo
esteso.
Le onde gravitazionali cosi' come va il mondo molto probabilmente
esistono... anche se sara' molto difficile "catturarle", ma se l'unica
interazione esistente al mondo fosse la gravita' esse non dovrebbero
esistere!
L'idea che mi spinge a pensarla cosi' discende subito dalla struttura
delle equazioni di einstein, in cui io leggo chiaramente che esse sono
completamente autoconsistenti.
Se sono riuscito a scrivere le equazioni allora in esse ho stabilito
senza alcuna ambiguita' l'intera struttura dello spazio-tempo
dappertutto-e-sempre unitamente alla completa e totale evoluzione delle
masse generatrici, e in questo si vede come l'una delle due sia
responsabile della dinamica dell'altra.
Orbene e' questo che mi fa pensare che le o.g. non abbiano senso.
Lascio stare il fatto che possano esistere delle soluzioni di quella
natura ondulatoria (non ho mai visto pero' una soluzione esatta di tal
fatta, sempre approssimate... forse e' proprio qui che si potrebbe
trovare il nodo da sciogliere... ma per me tentare questa via e'
difficilissimo: vorrei riuscire a risolvere con l'astuzia).
Dunque, voglio ragionare sul concetto di onda che si propaga in un
campo....poiche' siamo sempre nel caso del continuo.
Prendo ad esempio il caso dell'elettromagnetismo. Li' le onde esistono.
Le onde e.m. godono di una struttura tale che permette il trasferimento
di energia dalla sorgente alla destinazione. Un'onda cosa e': una
maniera per trasportare energia, dalla sorgente
alla destinazione, no?
Perche' questa energia si sposta?
Se la sorgente, prima, non fosse stata "eccitata, o mossa..." o
comunque non fosse stata oggetto a sua volta di un "versamento di
energia" essa non avrebbe avuto nulla da inviare, nessuna onda
trasportatrice di energia!
L'onda trasporta l'energia, la sorgente dell'onda ne e' mittente (di
questa energia).
La sorgente a sua volta cede energia se prima ne e' stata destinataria,
da parte di un terzo. Voglio vedere una situazione reale....e semplice.
Una carica che oscilla emette, emette l'energia che sostanzialmente e'
necessaria a farla oscillare, sul campo stesso. Questo e' permesso
dalle equazioni di Maxwell perche' il campo dipende dalle sorgenti.
Esso non ha alcuna retroattivita' sulle sue stesse sorgenti.... a meno
che non sia proprio contemplata esplicitamente dal problema, io prima
definisco le sorgenti, quindi calcolo il campo risultante.
Se allora in questo contesto io lascio la liberta' nella definizione
delle sorgenti ecco che posso dall'esterno applicare una forza alle
sorgenti del campo, e ritrovarmelo come enrgia e.m. nel campo stesso.
Questo puo' accadere anche in un mondo regolato dalla sola interazione
elettro-magnetica, poiche' il campo e.m. generato da una qualche carica
puo' tranquillamente esistere senza interferire col campo generato da
un'altra carica. Cosi' io posso pensare ad una sorgente ed al campo
e.m. che essa genera. E nello stesso contesto pensare ad un nuovo campo
che faccia muovere la mia sorgente cedendole energia.
Invece in un mondo regolato dalla sola gravitazione questo non e' piu'
possibile.
Io non posso prendere delle masse e calcolarne il campo generato.
Quindi prendere un nuovo campo gravitazionale, diverso dal primo, e far
muovere queste masse sorgenti... questa non sarebbe possibile in modo
esatto poiche' per tirare giu' le equazioni del campo l'intera
struttura e' stabilita a priori, non posso inventarmi un secondo campo
che sia applicabile sul precedente poiche' questo andrebbe in un ciclo
senza fine. Infatti sarebbe un assurda spirale approssimativa: Il
secondo campo fa muovere le masse che generano il primo campo, sorgente
a sua volta delle stesse dinamiche delle masse che sono a loro volta
sorgenti dello stesso secondo campo.
A me questa cosa fa spavento.. non e' per nulla fattibile. Le equazioni
di einstein ammettono una soluzione ondulatoria, ma e' calcolabile solo
in approximazione.
Se poi io faccio convivere campo gravitazionale e campo e.m. allora si
che potrei realizzare il tutto.
Infatti potrei far muovere le masse-sorgenti del primo campo G
attraverso una applicazione su di esse di forza elettro-magnetica
(qualora esse abbiano carica e massa al contempo). Ed e' in questa
seconda ipotesi che trasferirei energia al campo gravitazionale da un
altro settore Elettro-Magnetico; e devo a questo punto necessariamente
valutare la possibilita' che questa energia nuova e sconosciuta al
preesistente campo gravitazionale possa trasferirsi con la velocita'
dovuta : c.
Received on Mon Mar 20 2006 - 09:53:05 CET
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