Il 22 Feb 2006, 16:30, "marcofuics" <marcofuics_at_netscape.net> ha scritto:
> > l'impulso di un fotone �
> > p = E / c
> > dove E � la sua energia (E = h * f)
>
> >
> > Se adesso considero che
> > p = m * v
>
> e per un fotone arrivi a: m * c = E / c ........ E = mc^2 para para,
> (ma perche' p=E/c)
?
Ma come sei fuorviante.
L'energia di *qualunque* particella di massa m e impulso p � data dalla
relazione di Einstein
E^2 = [mc^2]^2 + [pc]^2
Dove per "massa di una particella" si deve sempre intendere "massa a
riposo", che � una propriet� specifica e invariante della particella.
Questa � relativit�.
Ora, poich� un fotone ha massa nulla (m=0) la sua energia �
E = pc.
L'impulso del fotone � legato alla sua frequenza v dalla relazione di De
Broglie
p= hv/c
quindi si pu� scrivere
E = hv
e questa � meccanica quantistica.
> Ne approfitto per aggiungere al tuo post una cosa diversa: chiedersi se
> il fotone puo' attrarre altre masse per via della gravita'.
Semmai mi chiederei il contrario:)
> Se si, allora deformera' lo spazio-tempo in maniera coerente con la sua
> costituzione: ad esempio (e-) + (e+), ma si troverebbe in una
> estensione infinita.
> Cioe' , "prendo un fotone gamma"... che "esplode in una coppia
> elettrone-positrone".
Un singolo fotone non "esploder�" mai in una coppia e+ e-, basta un po' di
cinematica per capirlo.
--------------------------------
Inviato via
http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Wed Feb 22 2006 - 21:23:05 CET