Re: Moduli di eccellenza

From: ileana <ileana.bariNOSPAMPLEASEgelletti_at_tiscali.it>
Date: Mon, 6 Feb 2006 18:13:58 +0100

Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> wrote:
 
> Non spero di averti convinta, ma vorrei almeno che tu riflettessi su
> quanto ho scritto...
> Con amicizia
>
Apprezzo molto tutto ci� che scrivi e mi rendo conto che senza una pur
minima conoscenza su di me non � semplice commentarmi.
Io ho avuto modo di conoscere invece la tua fama e non solo su questo
NG, infatti il figlio di una mia carissima amica sta frequentando il 3
anno di Fisica a Pisa con ottimo profitto ed avrebbe tanto voluto fare
in tempo a dare un esame con te perch� ti stima molto.
Veniamo al punto. Non l'ho mai detto in questa sede perch� credo di
trovarmi in un ambiente di persone nettamente a me superiori dal punto
di vista professionale e culturale, ma io sono laureata in Fisica dal
1983 ed insegno dall'85. Ho sempre insegnato al biennio di Istituti
tecnici, ma quest'anno mi trovo in questo Liceo sc. tecnologico e mi
rendo conto che dopo troppi anni ad impigrirmi sugli stessi programmi di
biennio, ora sto cercando di rinforzare la mia "muscolatura scientifica"
ahim� intorpidita e quindi � come se mi avvicinassi a voi in punta di
piedi per riavvicinarmi al mondo della Fisica in modo sempre pi� serio.

Sono perfettamente consapevole dell'enorme carico di complessit�
dell'argomento che ho scelto per i ragazzi a scuola, ma forse tu non hai
considerato la possibilit� che a questi ragazzi si possa almeno dare una
conoscenza anche se solo qualitativa e poco quantitativa degli argomenti
di cui vorrei parlare.

A scuola si insegna la Fisica dividendola in Cinematica,Statica,Dinamica
e poi Meccanica dei fluidi, Termodinamica etc etc...; io invece ho
pensato semplicemente di partire da Galilei ed affrontare ad esempio il
principio di relativit� galileiano, che per altro so non essere stato
insegnato agli alunni delle terze, ed affrontare cos� il problema con
Lorentz e poi fino ai giorni d'oggi. Di Newton invece approfittare della
sua legge di gravitazione per parlare delle forze fondamentali e quindi
del problema dell'unificazione; come pure partendo dalla meccanica
classica spiegare il perch� della meccanica quantistica, ma senza dover
parlare di autofunzioni e autovettori.

Ho voluto solo cimentarmi in un percorso alternativo con cui i ragazzi
interressati possano venire a conoscenza delle tematiche attuali in
campo fisico, ma senza troppa ambizione.
Dici che esagero?
Con molta stima
Ileana

-- 
www.ilbarigelletti.org
Received on Mon Feb 06 2006 - 18:13:58 CET

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