Il 22 Gen 2006, 18:50, "Josef K." <franz.kafka_at_LEVAQUESTOcomune.re.it> ha
scritto:
> Tuttavia credo che la grande lacuna di questa fisica, matematicamente
> molto bella, sia il fatto che fallisce, al momento, quando la si
> applica alla realt�, nel senso che non riesco a capire quale
> applicabilit� abbia, come, e quando possa essere verificata.
Anch'io non so molto di stringhe. So solo che e' una teoria "poco
comunicabile".
Un problema forse e' che attualmente la fisica teorica sta correndo troppo,
mentre il progresso tecnologico richiede i suoi tempi... di conseguenza gli
esperimenti (che necessitano di tecnologia) non reggono il passo.
Ma non si puo' certo andare dagli stringhisti e invitarli a prendere qualche
"decennio sabbatico"....
> La cosa che mi sembra un po' pi� grave per� � che i giovani che ci
> lavorano, e ne conosco alcuni, non mi sembrano molto preoccupati del
> fatto che la teoria � lontana da avere verifiche o confutazioni
> sperimentali: si accontentano di studiare della bella matematica,
Non avere riscontri non e' grave. Grave semmai, per un fisico, e' non
pretendeli.
Ma in questo senso, lo stringhista "senza pretese" che descrivi e' piu' un
matematico. Anche i matematici puri si accontentano di studiare la bella
matematica, non c'e' niente di grave in quello che fanno, anzi sono da
ammirare.
> anzi
> considerando il problema sperimentale come qualcosa di "sporco",
> inessenziale, e fisicamente meno prestigioso.
Matematici, appunto:)
> Rimane il fatto banale che fisica significa studiare la natura e
> perci� la verifica sperimentale � imprescindibile.
Non si sa mai: il formalismo attuale della teoria delle stringhe potrebbe
essere il pane quotidiano dei fisici futuri.
--------------------------------
Inviato via
http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Mon Jan 23 2006 - 22:32:36 CET