Il 07/08/19 22:57, Ponentino ha scritto:
> Il giorno lunedì 5 agosto 2019 01:00:03 UTC+2, Giorgio Pastore ha scritto:
....
>> Ti sfugge che così Newton fa vedere che la presenza o le proprietà di un
>> mezzo non entrano direttamente nella possibilità di descrivere i
>> fenomeni. Risultato non da poco.
> Si, ma questo non implica che possiamo sostenere che il mezzo non esiste.
> Inoltre si deve procedere verso la conoscenza anche di questo mezzo
....
Se il "mezzo" non ha nessuna caratteristica misurabile e non entra in
modo diretto in nessun modello per le interazioni, il principio di
economia (Occam e dintorni) porta ad escluderlo dalla descrizione e,
finché non se ne trovi evidenza sperimentale, dalle indagini. La Fisica
funziona così.
>> Densità di un mezzo che sta nello spazio può avere senso. Densità dello
>> spazio non ha senso (anche se sei nell' ottima compagnia di Luciano
>> Buggio su questa idea).
>>
>
> Per me ha senso. Einstein ha scritto che le particelle , quindi la massa, sono effetti dell'energia nello spazio fisico.
Dammi una citazione in cui si esprima così.
> Perciò questo mezzo deve possedere una densità, che però noi non percepiamo. Riusciamo a percepire solo le particelle e i loro aggregati che si formano.
>
> [mod: mi pare che nessuno di quelli che sostiene che lo spazio possa avere una densita' abbia preso in considerazione la critica che e' stata rivolta a questa idea da vari postatori: la densita' e' il rapporto di due numeri, nel concetto di "densita' dello spazio" quali sono questi due numeri?]
Obiezione del moderatore a parte, su cui non ho mai avuto una risposta
in termini operativi da Buggio, temo che tu stia esprimendo idee in
ibertà, non agganciabili a nessun esperimento fattibile. Di nuovo, non è
Fisica. Potrebbe essere "pre-Fisica" se poi tu avessi i mezzi per
passare dalle intuizioni a conseguenze osservabili.
....
> La descrizione matematica del fenomeno fisico va certamente bene, almeno fino a quando non viene fatto credere che ci sia solo quella.
Non c'è mai "solo quella" c'è sempre anche l'insieme delle regole di
interpretazione che permettonodi far corrispondere enti matematici a
fenomeni. Ma se mancano tutti e tre (destrizione matematica, fenomeni e
regole di interpretazione) non resta più nulla su cui fare Fisica.
...
>>> Principalmente dietro tutto questo c’è il delirio di onnipotenza della fisica dal ‘900 in avanti, che non può ammettere che esista qualcosa di cui conosciamo pochissimo, e che ha avuto anche l’impudenza di chiamare " atomi " degli “oggetti” che poi si sono rivelati complicatissimi e inesauribili.
>>
>> Qui stai mostrandodi ignorare alla grande l'evoluzione del pensiero
>> scientifico sul concetto di atomo. Poco male, puoi recuperare studiando
>> qualcosa di serio. Se chiedi probabilmente potresti avee indicazioni di
>> fonti affidabili.
>
> La parola atomo ha un significato ben preciso: indivisibile, o che non si può tagliare; composto da: - a - negazione e - tomia- taglio.
>
> La grande evoluzione del pensiero scientifico sul concetto di atomo, è solamente il tentativo di aggiustare, o rattoppare, il suo significato dopo che è risultato evidente che non si tratta di atomi.
Qui ti stai attaccando ad un nominalismo degno della peggior filosofia
medioevale. I concetti evolvono e anche i nomi acquistano significati
anche in aperto contrasto con l'etimologia. Peraltro, il concetto di
originale di atomo permane purché qualificato dalla scala di energia.
>>> Ma tutti i progressi della fisica, MQ compresa, rendono sempre più evidente la reale fisicità dello spazio che appare sempre più straordinaria.
>>
>> Perché invece di far filippiche non basate su fatti non discuti le
>> evidenze della "reale fisicità dello spazio"? Ma lascia stare i
>> complotti e le accuse generiche, per favore.
Generico è il parlare di cose su cui manca evidenza sperimentale diretta
e teorica indiretta come se fossero reali.
In un ambito "informale" come questo si potrebbe parlare di
"speculazioni" ma personalmente non lo vedo fattibile se non si
padroneggia meglio la fisica nota e il formalismo sottostante.
Altrimenti il rischio e' tornafe alla Scuola di Mileto fuori tempo massimo.
> La reale fisicità dello spazio è resa evidente da tutti i fenomeni fisici che avvengono nello spazio:
>campi,
Non richiedono un ruolo attivo nello "spazio" qualsiasi cosa tu voglia
indicare con questo termine.
>onde,
idem
>curvatura,
Questo, riferito allo spazio-tempo è un concetto misurabile entro il
paadigma della RG. La curvatura dello spazio-tempo può indurre una
curvatura spaziale. Tuttavia il concetto di spazio-tempo (e quindi di
spazio) della RG è più complesso e articolato dell' idea naif di spazio
geometrico.
> polarizzazione, f.e.m. indotte, forze tra oggetti distanti,
ancora concetti che non richiedono direttamente un ruolo fisico dello
spazio.
> particelle virtuali, ecc.
Le particelle virtuali sono un pessimo esempio. A parte che neanche loro
richieono un ruolo attivo allo spazio, sono concetti matematici senza
controparte fenomenologica.
> Che però sono stati sostituiti dalle loro descrizionio grafiche-matematiche.
>
> Ma non ti sembra grave che le idee di Newton ed Einstein
> (espresse in scritti chiari e inconfutabili) siano state completamente stravolte?
> Non può essere avvenuto solo per negligenza o dimenticanza.
Appunto. Su queste basi non mi sento motivato a fare neanche speculazioni.
Giorgio
Received on Thu Aug 08 2019 - 08:02:11 CEST
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