pappakus_at_gmail.com ha scritto:
> ...
> In particolare sarei grato a chi potesse spiegarmi il loro
> comportamento sotto rotazioni (o comunque fornirmi del materiale dova
> possa reperire queste informazioni) prescindendo dal formalismo della
> MQ.
Una spiegazione comprensibile non credo si possa dare in un post di
lunghezza ragionevole...
L'idea di base e' di usare al posto della solita base ortonormale
cartesiana e_x, e_y, e_z, la base "polare"
e_+ = (e_x + i ex_y)/r
e_0 = e_z
e_- = (e_x - i ex_y)/r
dove r = sqrt(2).
E fin qui non e' difficile vedere come la nuova base si trasforma per
rotazioni.
Poi pero' bisogna costruire i prodotti tensoriali irriducibili e le
cose si complicano un po'...
Non capisco il "prescindendo dal formalismo della MQ".
Il problema non e' il formalismo della MQ, ma il fatto che questi
argomenti li troverai trattati quasi esclusivamente in testi di MQ,
perche' e' li che servono.
Ma le idee e le tecniche non hanno niente a che fare con la MQ in
senso stretto.
Esempio classico: il famoso (e antico) Condon & Shortley, dove credo
ci sia anche quello che chiedi (ma non ci giuro, perche' non ho
verificato).
--
Elio Fabri
Received on Wed Dec 28 2005 - 20:45:38 CET