Re: Mediatori

From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Wed, 14 Sep 2005 17:07:05 GMT

                    Il 14 Set 2005, 10:17, Federico Zema <Federico.Zema_at_cern.ch> ha scritto:
> On Tue, 13 Sep 2005, Tetis wrote:

> Ciao,
> una delle evidenze e' data dai cosiddetti "running couplings", cioe' dal
> fatto che le costanti di accoppiamento ... non sono costanti :-)

Certo che non sono costanti, dipendono dalle soglie di
regolarizzazione degli integrali. Ovvero come dici tu
dalle energie in gioco, per cui sommi una porzione degli
integrali e ottieni costanti efficaci scale-depending.
Pero' non e' proprio la stessa cosa che osservare uno
schermo alla carica sentita alle diverse profondita' da una
carica di prova, ti pare, a dir tutta la verita' su un piano quantistico
questo test e' di difficile posizione, quale osservazione dovrebbe
andare a testare questa carica? A rigore, come ricordavi, si evita di
definire una carica, per via delle divergenze, ma non e' detto che
rimarra' sempre questo problema, e' legittimo ritenere che sia un
problema legato alle conoscenze insufficienti sullo stato delle
diverse scale. Ma torniamo al suggerimento di Marcofuics.
 
> Mi spiego meglio: si chiamano sempre "costanti" di accoppiamento perche'
> sono indipendenti dalle particelle che interagiscono (la "forza" con cui
> due protoni si respingono e' pari alla "forza" che tiene insieme l'atomo
> di idrogeno). Pero' queste "costanti" dipendono dall'energia in gioco ...
>
> La famosa alfa, 1/137 e spiccioli, non e' adatta a descrivere le
> interazioni elettromegnetiche a energie "sostenute", diciamo 100 GeV nel
> centro di massa. In quel caso bisogna correggere, e 1/137 diventa 1/128
> (se ricordo bene i numeri).

Dal punto di vista pratico quello che si verifica e' che a quelle energie
le correzioni elettrodeboli che erano poco importanti alle energie piu'
basse diventano piu' importanti, la fenomenologia elettromagnetica
diventa spuria a quella scala di energia.
Per continuare ad usare lo schema elettromagnetico proprio di energie
in cui si ha separazione netta di scala devi modificare la costante
per tener conto del contributo della fenomenologia
elettrodebole, e via di seguito al crescere dell'energia.

> E per l'accoppiamento forte questo fenomeno e' piu' evidente che per
> l'accoppiamento elettromagnetico.

Attenzione pero', qui mi devo ripetere. Le questioni che riguardano
la scala delle interazioni forti sono estremamente piu' delicate.
La fenomenologia non e' lineare, specie per bassi valori dell'impulso
trasferito.

> > Uhhmmm non capisco questa storia della carica che scherma la sorgente e
> > che ha integrale nullo, parli di coppie di polarizzazione elettrone
> > positrone?
>
> Esattamente!

Ma da quel che sappiamo l'elettrone si comporta come una
carica puntiforme a tutti i livelli di energia fino ad oggi esplorati.
No? Invece per i quark la faccenda e' molto piu' complicata. Ad
energie alte si comportano come puntiformi, ma esistono vari
modelli che riguardano il "flusso" gluonico, nel piu' semplice si
assumeva che i quark stessero agli estremi di stringhe, o tubi di
flusso di colore (da non confondere con le stringhe della teoria delle
stringhe).
Esistono queste strutture? E' piu' che altro questa la domanda.
Nel caso della carica elettrica di un complesso di cariche la struttura
si schematizza con l'espansione in multipoli, ma in questo caso?

> > Di che stai parlando? I mediatori di gauge del campo elettrico sono i
> > fotoni non i gluoni. I fotoni non portano carica che io sappia. Tutt'al
> > pi� hanno due gradi di libert� di polarizzazione.
>
> Ma possono creare coppie di elettroni e positroni ... e' il processo
> inverso di quando un elettrone e un positrone si annichilano in un raggio
> gamma.

Di raggi gamma ne servono almeno due se no e' impossibile.
Ti pare? Invece gli elettroni e positroni devono essere virtuali,
almeno nel caso statico, e devono essere riassorbiti, se no si
creerebbe massa che corrisponde
ad una energia che deve essere fornita da qualcuno,
con l'effetto di collisioni anelastiche con emissione di coppie di leptoni.
Di queste coppie virtuali quindi puoi avere solo evidenze dinamiche.
Oppure puoi avere scattering anelastico di elettroni con produzione
di coppie di leptoni.
 
> > :-) Vuoi anche tu unirti al partito di Nambu per cui gli Higgs
> > sono condensati di quark
>
> No, grazie :-)
>
> Quando (e se) lo osserveremo ad LHC ... vedremo di che e' fatto!

Fiuuu... meno male.

> Ciao
> Federico
>
          

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Received on Wed Sep 14 2005 - 19:07:05 CEST

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