Re: Da quando l'acqua è bagnata?

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it>
Date: Wed, 4 Sep 2019 16:22:39 +0200

Il 04/09/19 14:47, Soviet_Mario ha scritto:
.....
> In realtà però il contesto non mi è del tutto chiaro, in quanto
> presumevo che la condizione della velocità zero del liquido sulla parete
> (non idealmente liscia) sussistesse anche in assenza di bagnabilità,
> perché l'attrito non è mai nullo anche con interazioni insufficienti
> (IMHO).
> Immaginando di pompare del mercurio in un tubo di teflon (affinità
> nulla, bagnabilità nulla in senso "classico" che il liquido scola
> integralmente senza adesione alle pareti) mi aspetterei comunque un
> profilo di velocità interna non piatto : magari semplicemente uno strato
> limite molto esiguo.


La "non bagnabilità", non è assenza di interazioni fluido-parete ma
presenza di interazioni repulsive.

Comunque, il legame con la viscosità non è diretto. Il caso di un
supefluido è l'estremo opposto a quello che ipotizzi qui: viscosità
nulla ma tensione superficiale non nulla. Nei fluidi normali entrambe le
quantità sono non nulle.
....
> le sensazioni non sono la causa, ma di entrambi i parametri (Specie il
> secondo) sono cmq un "effetto".
> La senzazione di bagnato cmq, quella percettiva, è molto fortemente
> collegata con concomitanti sensazioni termiche
...
Le sensazioni hanno la loro importanza nella motivazione per introdurre
un concetto in fisica. Tuttavia non ci si può fermare alle sensazioni.
Ed è qui che interviene la costruzione concettuale, incluso il cambio di
significato di termini del lessico usuale.

La sensazione di caldo e freddo è alla base della termometria. Tuttavia
non ci si può lamentare se il progressivo raffinamento dei concetti ha
portato a rifiutare l'idea che un corpo "più caldo" contenga più
"calore" di uno più freddo.

Giorgio
Received on Wed Sep 04 2019 - 16:22:39 CEST

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