Re: Termodinamica

From: Giorgio Bibbiani <giorgiobibbiani_at_TIN.it>
Date: Fri, 6 Sep 2019 20:05:33 +0200

Il 06/09/2019 19.13, Soviet_Mario ha scritto:
...
> ah qui esplori un problema ulteriore con cui non ho dimestichezza,
> proprio della relatività.

Non ipotizzavo che gli orologi fossero "in moto",
ma che fossero in quiete relativamente a un dato
riferimento (di cui sono parte essenziale, con una
data sincronizzazione) che si riconoscerà poi essere
inerziale in base allo studio del moto di punti
materiali liberi, la Relatività non c'entra.

> Io mi riferivo ad un "possibile" problema più banale : ammettiamo di
> usare un atomi di cesio PAZZO o una luce MATTA :) con frequenza non
> costante.
> Se li assumiamo a priori come riferimento di costanza, come ne usciamo ?

Infatti non sarebbero buoni orologi, perché non
consentirebbero ad es. di verificare il princìpio
d'inerzia o di riconoscere le regolarità esistenti
in natura che ci consentono di esprimere leggi fisiche.

> Per questo mi riferivo a un sistema di orologi che (prescindendo dallo
> stato di moto relativo, diciamo tutti solidali) dovessero mantenere uno
> sfasamento costante

Anch'io mi riferivo a orologi in quiete relativa.

> anche questo mi torna ... per quanto stiamo spostando la fonte verità,
> nel senso che la velocità noi la misuriamo con l'orologio : la legge
> fisica potrebbe scaturire dall'interazione dei sistemi in moto e la
> natura degli orologi :)
> O almeno di un particolare orologio.
> Ora che TUTTI gli orologi supportino la legge, e solo qualcuno no,
> secondo Okham, ci suggerisce che la legge esista e non sia un artefatto,
> e che alcuni orologi non siano periodici o non abbiano il periodo che si
> pensava

La legge _esiste_ perché a priori non è detto che si possano
comunque tarare degli orologi in modo che sia verificato
il princìpio d'inerzia qualunque siano le condizioni iniziali
dei punti materiali liberi, che ciò possa avvenire ce lo dice
la natura. Allora gli orologi così tarati saranno "buoni".

>> ad es. degli orologi che pure rimanessero ottimamente in
>> fase tra loro ma variassero concordemente e sostanzialmente
>> la misura del tempo rispetto a quella di un orologio al cesio
>> allora servirebbero a poco.
>
> basterebbe ritararli con una scala diversa.

Cioè quella dell'orologio al cesio, che quindi
_è_ il buon orologio...
...

Ciao

-- 
Giorgio Bibbiani
(mail non letta)
Received on Fri Sep 06 2019 - 20:05:33 CEST

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