Re: Principio di Heisenberg

From: Aleph <nospam_at_no_spam.com>
Date: Fri, 01 Jul 2005 11:13:42 +0200

Valter Moretti ha scritto:

> Aleph wrote:

...
> > Credo la precisazione sia necessaria perch�, in pratica come ben sai,
> > esistono una quantit� enorme di fenomeni fisici in cui si assume che, sia
> > pure entro le limitazioni imposte dal Principio di H, le particelle
> > quantistiche abbiano impulsi e posizioni definite simultaneamente.

[cut]

> Tuttavia ci sono casi importanti nei quali questa approssimazione non
> funziona per niente, tipicamente l'esperimento delle due fenditure:
> se se si lavora con una lunghezza d'onda sufficientemente piccola da
> poter distinguere le due fenditure e se il fronte d'onda e tanto ampio
> da includere contemporaneamente entrambe le fenditure,
> in quel caso non c'e' niente da fare, l'approssimazione
> classica non la puoi proprio usare.

Certo, ci mancherebbe.
E' solo che la tua affermazione sul fatto che posizione e impulso di una
particella *non esistono simultaneamente* mi pareva un po' forte; anche se
so bene che la tua voleva essere soltanto la traduzione in linguaggio
naturale del fatto matematico che gli operatori hermitiani che
rappresentano le due grandezze fisiche, posizione e impulso, non commutano
e quindi non ammettono autostati comuni.
La mia obiezione � prettamente *linguistica* e deriva forse dal diverso
significato che tu ed io diamo al termine *esistere*.
Probabilmente si tratta di un esempio delle insidie della divulgazione
scientifica (che utilizza il linguaggio naturale e non quello matematico)
di cui parla spesso Elio Fabri.

Saluti,
Aleph

   




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Received on Fri Jul 01 2005 - 11:13:42 CEST

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