kikko ha scritto:
> ...
> Una cosa per� mi preme anche dire: � noto che alla teoria della
> relativit� non � arrivato solo Einstein. Nello stesso periodo (pi� o
> meno, � chiaro che non esiste un'ora e un giorno in cui si "crea"
> un'idea) un altro grande era arrivato alle stesse conclusioni:
> Poincar�. Tant'� che � stato proposto per il Nobel a suo tempo, ma
> come si sa per questo premio non si era del tutto decisi su chi darlo.
> Infatti ad Einstein non fu poi dato per la teoria della relativit�.
Non conosco tanto bene Poincare', quindi prendi quello che dico con
qualche cautela.
Ma da cio' che ho letto direttamente o indirettamente, non mi pare
che si possa parlare di un Poincare' "arrivato" alla relativita'.
Che abbia scritto le trasf. di Lorentz nn basta: e' essenziale
l'interpretazione che ne dava. E a me pare che fosse rimasto a quella
lorentziana.
Si da' il caso che mi sia capitato di leggere molto di recente un
articolo scritto da Poincare' *nel 1912* su "Scientia".
Il contenuto e' piu' sul filosofico, come dici tu (non c'e' neanche
una formula) ma ci sono alcune frasi inequivocabili.
Per cominciare, parla sempre di "principio di relativita' di Lorentz"
(nel 1912, ripeto).
Il nome di Einstein non c'e' (vi allude, come vedremo, ma non lo
nomina).
Onestamente non posso dire di averlo capito gran che, ma qualche frase
qua e la' mi sembra abbastanza chiara.
Per esempio:
"Se supponiamo che il sistema non sia piu' riferito a degli assi
fissi, ma a degli assi in moto traslatorio, bisogna ammettere che
tutti i corpi si deformino; che una sfera, ad esempio, si trasformi in
un ellissoide [...] occorre che il tempo stesso sia profondamente
modificato; ecco due osservatori, il primo legato agli assi fissi, il
secondo agli assi mobili, ma si credono sia l'uno che l'altro a
riposo. Non solo la figura che il primo considera un sfera appare al
secondo come un ellissoide; ma due eventi che il primo considera come
simultanei, non lo sono per il secondo."
Non si puo' non notare che parla di "assi fissi" e di "assi in moto";
duice che la sfera del primo appare come ellissoide al secondo e che
la simultaneita' del primo non vale per il secondo.
Ma non dice che e' vero anche il viceversa; non dice che e'
altrettanto lecito chiamare "assi fissi" i secondi, e "assi in moto" i
primi.
Un'altra citazione, proprio alla fine dell'articolo.
"Quale deve essere la nostra posizione di fronte a queste nuove
concezioni? Siamo forzati a modificare le nostre conclusioni? No di
certo: abbiamo adottato una convenzione perche' ci sembrava comoda e
diciamo che nulla ci potra' condurre ad abbandonarla. Oggi certi
fisici [qui secondo me allude a Einstein} vogliono adottare una
convenzione nuova. Non c'e' nulla a cui siano costretti; essi
giudicano questa nuova convenzione piu' comoda, ecco tutto; e quelli
che non sono di questo avviso, possono legittimamente conservare la
precedente, per non sconvolgere le loro vecchie abitudini. Detto tra
noi, credo che lo faremo ancora per un lungo periodo.
Ti sembra che uno che aveva queste idee possa essere considerato
scopritore della relativita'?
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sun May 15 2005 - 20:53:24 CEST
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