Re: Schermi interni

From: Pangloss <marco.kpro_at_tin.it>
Date: Wed, 11 May 2005 16:47:48 GMT

[it.scienza.fisica 04 May 2005] Sb ha scritto:
> Prendiamo un cilindro di ferro dolce, cavo lungo l'asse e introduciamolo
> dentro un solenoide rettilineo. In pratica andando dall'esterno all'interno
> (in sezione) abbiamo il solenoide il cilindro e uno spazio centrale vuoto.
> la domada �: il cilindro cavo attira su di s� le linee di forza prodotte dal
> solenoide, rendendo il campo interno, lungo l'asse del solenoide, molto
> vicino a zero?

E.Smargiassi ti ha gia' risposto: il campo al centro del solenoide non
cambia introducendo il traferro cavo, anzi direi che per un solenoide di
lunghezza illimitata il campo H in tutta la regione interna al solenoide
e' uniforme e di valore uguale con o senza nucleo. Il campo B e' invece
maggiore di un fattore mu_r (dell'ordine di 10^2-10^3) dentro al ferro
rispetto al campo B nel vuoto.

L'argomento pero' e' rognoso. IMHO il senso fisico del suddetto discorso
appare chiaro solo esaminando quello che capita in corrispondenza delle
sezioni terminali (poli) di un solenoide reale di lunghezza limitatata.
Il campo H presenta una discontinuita' in tali sezioni, la componente
normale di B invece e' continua.
Detto in soldoni, cio' significa che se esplori il campo B alias H (nel
vuoto fa lo stesso) nelle immediate vicinanze della sezione terminale di
tale elettrocalamita, davanti alla corona circolare di ferro dovresti
misurare un'intensita' 10^2-10^3 volte maggiore che sull'asse cavo.
Per dirla a tuo modo, di fronte ai poli vedrai effettivamente le linee
di flusso convergere vistosamente verso il traferro.

-- 
     Elio Proietti
     Valgioie (TO)
        
Received on Wed May 11 2005 - 18:47:48 CEST

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