"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:d4bitl$l61$3_at_newsreader2.mclink.it...
> Basta fare il discorso che dici, ma usando l'energia invece della
> massa. (...)
d' accordo, per� il principiante pu� chiedere:
e perch� l'energia tende a infinito per v --> c ?
Per rispondergli bisogna spiegargli la RR.
Oppure dirgli: "la RR ha una dinamica diversa da quella
newtoniana"; la risposta sarebbe giusta, ma non credo lo
soddisferebbe.
> > Oltretutto quest'approccio pu� venire usato come comoda
> > scorciatoia per la E = m c^2;
> secondo me e' un pessimo approccio, perche' confonde due cose
> del tutto diverse: la dipendenza dell'energia dalla velocita' (ovvia)
> e l'aumento di massa che un corpo subisce quando assorbe energia
> *restando fermo*.
> Che e' esattamente cio' di cui parla Einstein nel suo lavoro del 1905
> (non quello famoso: un altro immediatamente successivo).
il problema (per me, almeno, perch� la cosa non mi � ancora chiara)
� appunto questo: perch� non si devono confondere le due cose ?
> Ho riletto il passo in questione (mi riferisco all'edizione italiana,
> dove sta alle pagine 44-45).
(cut)
> "Dal punto di vista dei concetti di cui abbiamo parlato in questo
> capitolo, l'equazione di Einstein fornisce una concreta spiegazione al
> fatto che nulla puo' superare la velocita' della luce. [...] L'energia
> di un corpo cresce al crescere della sua velocita', e dalla nostra
> equazione vediamo che all'aumentare della velocita' aumenta anche la
> massa."
> Fate attenzione: da E=mc^2 _segue_ l'aumento della massa, non
> viceversa! (secondo Greene)
questo � in effetti un modo di procedere poco comune, ma
non � inconsistente: nemmeno il severo Pauli gli muove
obiezioni, e infatti nel suo famoso testo di relativit� a p. 121
dell' edizione inglese Dover (1981) in una nota scrive:
(paragrafo 41, " the inertia of energy " )
"" G.N. Lewis, Phil. Mag. _16_ (1908) 705, starts,
conversely, with the postulate E = m c^2 and, using the
equation u d ( m u) / dt = d E / d t , derives the velocity
dependence of the mass, m = m(0) / sqr (1 - (u/c)^2) ""
Quanto al "postulato" E = m c^ 2 , lo si pu� giustificare
con l' articolo breve del 1905 o il noto procedimento riportato
in "Pensieri degli anni difficili" (non ricordo il capitolo).
Circa il resto, ci devo pensare un po' su...
bye,
Corrado
Received on Fri Apr 29 2005 - 02:49:10 CEST
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