Re: Sui classici scientifici. E le verita'.

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Fri, 04 Mar 2005 21:29:39 +0100

Tetis ha scritto:
> se da certi assiomi seguono certe conseguenze, questo �
> vero ab eterno: l'esempio pi� fulgido � la geometria euclidea.
Ah, Tetis... Nonostante il tuo nick, come cultura classica stiamo un
po' maluccio :)
Volevi dire "in aeternum"...

> ...
> � facile trovare in una libreria la Fisica di Aristotele, ma non
> l'Arenario di Archimede, che � molto pi� attuale, strabiliante e
> geniale).
Non ho provato, ma mi sa che se facessi un giro per le librerie di
Pisa a chiedere la Fisica di Aristotele, mi guarderebbero male :)
Ho idea che tu intendessi "biblioteca", vero?

Comunque sull'Arenario sono d'accordo.

Giorgio Pastore ha scritto:
> ...
Sono d'accordo quasi su tutto; direi anzi che mi hai battuto sul
tempo, spec. a proposito di Euclide.
L'unica cosa su cui non mi sento di concordare e':

> Le opere dei fondatori del calcolo infinitesimale darebbero oggi il
> voltastomaco anche ad uno studente mediocre di analisi.
A me pare invece che molti studenti si troverebbero piu' a loro agio
con un Eulero o forse con un Fermat, che non con le trattazioni
post-ottocentesche.

Sai bene a che cosa alludo: alla questione degli infinitesimi, al
significato dei "d-qualcosa" che noi fisici usiamo con disinvoltura ma
per interpretarli in modo matematicamente rigoroso richiedono un bel
po' di sforzo; ai famigerati differenziali...
       

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Fri Mar 04 2005 - 21:29:39 CET

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