"Sirjo Lee" <sirjo_le_at_yahoo.it> wrote in message
news:af6c8c62.0502180011.286e9922_at_posting.google.com...
> giuseppe.981_at_libero.it (vitellozzo) wrote in message
news:<cv28bg$5kh$1_at_news.newsland.it>...
>
> > L'apnea non pu� portare all'embolia perch� l'aria � presa dalla superficie
> > alla pressione atmosferica (non la respiriamo alla pressione dipendente
> > dalla profondit� come avviene nelle bombole) e quindi fisiologicamente
> > non accumuliamo gas nel sangue.
>
> Non mi convinci Giuseppe, man mano che si scende la pressione del gas
> nei polmoni aumenta per equilibrare quella esterna, il corpo non sa se
> quell'aria viene dalla superficie o dalle bombole, forse e' un
> problema di quantita'
> Salute
Imfatti!
La legge di Henry stabilisce solo la quantita' di soluto gassoso "a transitorio esaurito"
cioe' per tempi molto lunghi, certamente maggiori dei tempi di apnea.
In realta' , in apnea, il tempo di immersione e' limitato e l'azoto non fa a tempo a
sciogliersi nel sangue. Quindi, quando risaliamo, non c'e' materia sufficiente per formare
bollicine.
Ancora, se ci immergiamo a 30 m, anche con una bombola, e risaliamo in un tempo
paragonabile a quello dell'apnea, non dobbiamo fare alcuna decompressione.
La quantita' di azoto disciolta cresce col tempo e con la pressione fino a raggiungere i
valori di Henry in tempi lunghi. Basse pressioni per tempi lunghi o alte pressioni per
tempi brevi non richiedono la decompressione.
Ecco perche' le tabelle di decompressione sono parametrizzate da tempi e profondita'.
Saluti
Mino Saccone
Received on Fri Feb 18 2005 - 12:18:59 CET
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