Re: Temperatura di un bicchiere d'acqua

From: Wakinian Tanka <wakinian.tanka_at_gmail.com>
Date: Fri, 17 Jan 2020 19:12:53 -0800 (PST)

Il giorno sabato 18 gennaio 2020 00:55:02 UTC+1, east..._at_gmail.com ha scritto:
> Il giorno venerdì 17 gennaio 2020 21:25:03 UTC+1, Wakinian Tanka ha scritto:
>
> > Peccato che i fotoni non siano affatto "corpuscoli" come i libri divulgativi
> > ti hanno fatto credere.
>
> Ma no, è un modo profano di esprimersi, visto che io non sono un fisico.
>
Nemmeno io :-)
>
> Bellissima l'equazione di Schroedinger che esprime probabilità, se non erro.
>
Stendiamo un velo pietoso :-)
Ci sarebbe da scrivere un trattato di mq per rispondere a codesta affermazione ...
Quindi, lasciamo stare.
>
> Nella realtà quotidiana, tentando una misurazione provoco il "collasso" della funzione d'onda
>

Ma la funzione d'onda è un oggetto matematico, non un'onda reale (ci sarebbe da discutere per anni su cosa vuol dire in fisica "oggetto matematico" e "oggetto reale" e non se ne verrebbe fuori comunque :-) )
>
> e con una fenditura aperta rilevo sullo schermo retrostante i fotoni disposti
> come i proiettili di una mitragliatrice; con due fenditure aperte invece
> rilevo onde di interferenza.
>
OMG... Che terminologia...

Comunque, non è che con due fenditure aperte "rilevi onde di... ". Quello che rilevi sono "click" del fotomoltiplicatore (o puntini scuri se usi un'emulsione fotografica) in entrambi i casi.

Inoltre la descrizione fa *sempre* uso di onde, sia con una sola che con 2 fenditure aperte. La differenza sta nella configurazione dei "click"/puntini scuri sullo schermo: con una sola fenditura aperta si ha una figura di diffrazione, con 2 una figura d'interferenza.
>
> I fotoni ( o gli elettroni, o altro) sembrano avere coscienza della situazione reale della
> misurazione.
>
Si, e Biancaneve conta i sette nani che escono dal cilindro del cappellaio matto :-))
>
> Mi risulta che siano stati tentati "trucchi" di ogni tipo, aprendo e chiudendo le fenditure
> DOPO che i fotoni eran partiti, deviandoli con specchi semirifettenti, ecc.
> ma il dualismo è sempre rimasto.
>

Invece a me risulta che il problema che dici nasce dal pretendere di descrivere i fotoni come corpuscoli spazialmente localizzabili tra sorgente e schermo. Come la mettiamo?
>
> Che succederebbe con una dozzina di doppie fenditure oportunamente allineate
> che si aprissero a chiudesso a caso? Che cosa rileveremmo sullo schermo d'arrivo?
>
Troppo difficile per me.

--
Wakinian Tanka
Received on Sat Jan 18 2020 - 04:12:53 CET

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