Franco ha scritto:
> Nei tubi piu` vecchi, lo spettro e` praticamente continuo, con un po'
> di righe, per lo piu` del mercurio, come dici tu, piu` eventualmente
> una aggiunta con un fosforo per correggere la sensazione di colore.
>
> Nei tubi piu` moderni, lo spettro e` sostanzialmente a righe (in realta`
> abbastanza larghe e con una parte continua piu` bassa). Le lampade di
> minore qualita` hanno tre righe principali (tre materiali fluorescenti),
> le cui ampiezze e posizioni determinano la temperatura di colore che
> l'occhio percepisce (ma con uno spettrometro viene tutto diverso).
Bene, s'impara sempre qualcosa...
Dovrei avere da qualche parte un reticolo di quelli di plastica che si
vendono a metri, ma non ricordo dove l'ho messo
Cosi' ho provato a gaurdare un tubo fluorescente con un CD.
L'impressione grossolana e' di uno spettro formato da numerose bande
intervallate da zone piu' scure.
(BTW: qualcuno sa qual e' il passo dei solchi di un CD?)
> Le lampade di migliore qualita`, per ottenere una luce piu` naturale,
> aggiungono delle ulteriori righe, fino a un massimo di 5. Qui si
> possono vedere un po' di spettri di lampade varie:
>
> http://www.gafonline.it/gafonline/articoli/camera/Tabella.htm
Li ho guardati.
A parte che hanno una risoluzione bassissima, mi sembra che ci sia un
buon continuo. Di livello piu' basso, ma se si calcola l'emissione
integrata direi che prevale il continuo.
> Stanno sempre piu` prendendo piede i ballast elettronici anche per i
> tubi "normali" (non solo per i compatti a basso consumo), e in questo
> caso l'alimentazione e` a qualche decina di kilohertz. Anche in questo
> caso la luce varia di intensita`, ed era stato proposto di modulare
> queste oscillazioni per portare informazioni (ad esempio nei musei per
> avere una guida elettronica che racconta quanto si sta vedendo).
Tutte cose che non sapevo... Grazie.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Wed Oct 27 2004 - 21:52:18 CEST