Re: Appunti di FG

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Thu, 30 Jan 2020 18:57:21 +0100

"Elio Fabri" ha scritto nel messaggio
news:h9e6ffFjdvdU2_at_mid.individual.net...

> Informo che ho completato i files di testo nel solito URL:
> http://www.sagredo.eu/lezioni/fisgen
> Mancano solo appendici e indice.
> Ho anche aggiunto alcune (poche) figure.

Intanto grazie per il gran lavoro che rendi disponibile a tutti.

Ho letto l'indice e poi sono andato a leggere subito il capitolo 58:
Complementi di relativita' I.
Ho trovato decisamente interessante il fatto che tu, nel trattare le
trasformazioni di Lorentz, dedichi spazio per discutere delle dimensioni
trasversali (cioè del perche' si ponga y'=y e z'=z se il moto fra K e K' e'
lungo x). Tanti testi tralasciano la questione. Tu non lo fai, non la
tralasci, come non lo fa, ovviamente, Einstein. E, a suo modo, non lo fa
nemmeno Poincare'. Sarebbe interessante discutere in che senso Poincare'
affronti la questione ma la cosa ci porterebbe lontano.
Tu chiudi la questione basandoti sul fatto che "i due riferimenti si trovano
in situazione simmetrica" (pag 58-5), cioè la chiudi alla stessa maniera in
cui la chiude Einstein nell'articolo del 1905 e in diverse altre esposizioni
(Es., "Per ragioni di simmetria e' ora evidente che la lunghezza, misurata
nel sistema a riposo, di un dato regolo che si muova ortogonalmente al
proprio asse, puo' dipendere solo dalla velocita', ma non dalla direzione e
dal verso del moto.", pag 10 in
http://personalpages.to.infn.it/~zaninett/projects/storia/Fisica_Tedesco.pdf).

Tale modo di chiudere la questione a me non piace. Ha, a mio avviso, il
difetto di far sembrare "logica" la conclusione. Cioè che, poste le evidenze
fisiche che si assumono come base della RR , seguano logicamente le
trasformazioni di Lorentz nella forma usuale.
Le trasformazioni nella forma ottenuta da Lorentz,
ct'=f(beta) gamma (ct-beta*x)
x'=f(beta) gamma (x-beta*ct)
y'=f(beta) y
z'=f(beta) z,
garantiscono, per ogni possibile funzione f(beta), la covarianza delle
equazioni di Maxwell. La conclusione suddetta consiste nel dimostrare che,
per "simmetria", deve essere f(beta)=1.

Si potrà dire che, no, non si assume soltanto l'invarianza degli esiti degli
esperimenti di elettromagnetismo per poi trarre conclusioni "logicamente".
Si assume anche il principio di relatività, il quale afferma che tutti i
riferimenti inerziali sono equivalenti (quindi, presi due riferimenti
inerziali, essi saranno "in situazione simmetrica"). La conclusione quindi
non è "logica", ma segue da un ben preciso principio che, come noto, si
assume a fondamento della RR.

Il punto è che uno dei principali insegnamenti che io ritengo di aver
ricevuto da te (e tu lo hai ricevuto da Galileo) e' che *non e' vero* che
tutti i riferimenti inerziali sono equivalenti. Lo sono soltanto quelli che
stanno "sotto coverta", o, detto ancora meglio, lo sono (equivalentinti)
solo relativamente a certi insiemi di fenomeni che assumiamo essere sotto
coperta. Da cio' segue che quando tu (o anche Einstein) sfrutti la simmetria
dei riferimenti inerziali relativamente a un certo insieme di fenomeni (tipo
camion in moto che entrano in galleria ferma) stai implicitamente assumendo
che, relativamente a quei fenomeni, i riferimenti inerziali si possano
considerare sotto coperta. Tale assunzione implicita ha contenuto fisico, e
quel contenuto fisico e' mascherato nella tua dimostrazione (lo e' anche,
per lo stesso motivo, nella dimostrazione di Einstein).

Detto in altri termini, e' ben noto che in RR si assume l'invarianza degli
esiti di ogni esperimento di elettromagnetismo; e' ben noto, ad esempio, che
si assume la non esistenza di alcun riferimento privilegiato che farebbe da
supporto alla propagazione delle onde luminose (assunzione ben nota che ha
valenza fisica). E' invece meno noto che si *assume* anche che la "fisica
dei regoli" sia sotto coperta, cioe', ad esempio, si assume la non esistenza
di alcun riferimento privilegiato che farebbe da supporto alla "fisica dei
regoli". Anche questa assunzione ha valenza fisica.

In via di principio, pur essendo l'elettromagnetismo invariante, potrebbe
non esserlo la fisica dei regoli. Potrebbe esistere, ad esempio, un
riferimento privilegiato per la fisica dei regoli. Ed e' ovviamente alla
natura che dovremmo chiedere indizi sull'esistenza o meno di un tale
riferimento privilegiato (cosi' come abbiamo fatto per convincerci della
plausibilità della non esistenza di un riferimento privilegiato per
l'elettromagnetismo). Oppure tutti i riferimenti inerziali potrebbero essere
equivalenti per quanto riguarda la fisica dei regoli, ma potrebbe non valere
l'isotropia dello spazio per quanto riguarda la fisica dei regoli (essendo
comunque valida per l'elettromagnetismo).
Diversi anni fa, 2007, scrissi un piccolo pdf per vagliare le varie
possibilita', cioe' per determinare possibili funzioni f(beta) da introdurre
nelle trasformazioni di Lorentz nei casi di esistenza di un riferimento
privilegiato, o di una direzione privilegiata, per la fisica dei regoli. Non
ricordo se lo misi online all'epoca, ad ogni modo, con piccoli ritocchi
odierni, ce lo rimetto ora al seguente indirizzo:
https://www.dropbox.com/s/9gnzrywcnlzi2qu/LorPoinEinstNew.pdf?dl=0

Naturalmente si potrebbe dire che la fisica dei regoli e' invariante (e
isotropa) perche' i regoli sono retti dalle leggi dell'elettromagnetismo. Ma
anche questa sarebbe un'assunzione di carattere fisico che andrebbe
sottolineata. Io, in accordo con quanto dice Einstein in "Geometria ed
esperienza" (1921), preferirei dire che "questi elementi concettuali [regoli
e orologi] allo stadio attuale di sviluppo della fisica teorica possono
essere introdotti solo come concetti indipendenti; siamo infatti troppo
lontani da una conoscenza dei fondamenti teorici della fisica atomica, da
poter dare costruzioni teoriche esatte di quelle immagini." (pag 86 in
http://personalpages.to.infn.it/~zaninett/projects/storia/Fisica_Tedesco.pdf)

Ciao,
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Thu Jan 30 2020 - 18:57:21 CET

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